Chiavari e Rapallo, le battaglie della vita per i moderati liguri

Chiavari e Rapallo, le battaglie della vita per i moderati liguri

(...) (per la verità, già poco dotati di spigoli in partenza), un apprezzatissimo ex sindaco di Zoagli, viste le percentuali bulgare che gli tributavano i concittadini, diventato pure lui consigliere in via Fieschi, come Franco Rocca, e una squadra di sindaci, assessori e consiglieri che può contare anche su molti giovani.
Insomma, Scandroglio - come abbiamo raccontato, quasi una Jessica Rabbit della politica, non così cattivo come lo dipendono, anzi una specie di Coccolino del Pdl - ha fatto del Tigullio la capitale moderata della Liguria, quasi una nuova Imperia. E ora tutto questo va alla prova degli elettori, con un doppio impegno elettorale. Che Michele affronta con il viatico di una nuova linea politica, come quella delineata l’altro giorno proprio su queste colonne con l’elogio del coraggio delle scelte impopolari. Sono parole che condivido in pieno, anche perchè correggono uno Scandroglio un po’ troppo democristiano (nel senso un po’ meno nobile di una parola nobilissima) e attento a ogni mediazione mediabile.
Così si arriva alle elezioni di Chiavari, dove il Pdl corre contro il sindaco storico Vittorio Agostino, ex leghista più forte della Lega. Ma si affida per provare a scalfire il regno agostiniano a un candidato ecumenico come Roberto Levaggi, ex assessore regionale all’Ambiente e alla Sanità tornato a casa, che sta tessendo una rete di alleanze fortissima, che va dalla Destra a un ex assessore provinciale del centrosinistra come Monteverde, passando per un uomo che ha parecchi voti come Piombo, ex assessore proprio di Agostino. Insomma, Levaggi (e Scandroglio) non stanno lasciando nulla di intentato. E espugnare Chiavari è tutt’altro che impossibile.
Ma ancor più importante è Rapallo, dove il centrodestra governa già con Mentore Campodonico che ora prova il bis. Campodonico, persona perbene, è un diesel. I suoi primi anni di governo sono partiti lenti, ma basta leggere i dati di bilancio, di cui la nostra Giulia Guerri, quasi un’amanuense dei bilanchi, che li compulsa con attenzione certosina e tempi di una volta, parla qui sotto, per capire che si tratta di un esempio di amministratore serio ed attento ai conti. Come deve essere un buon amministratore. Poi, magari, i bilanci in ordine non scaldano i cuori, ma almeno non gelano le menti.

E quindi il bis di Campodonico è cosa buona e giusta e, soprattutto, può contare anche sull’appoggio di un consigliere regionale recordman di preferenze nella zona contro tutto e contro tutti come Roberto Bagnasco, uno che ha una moderazione e una passione che riconcilia con la politica.
Ecco, Genova è la battaglia della vita. Ma Rapallo e Chiavari sono le vice-battaglie. Partire dal Tigullio è il miglior modo per prepararsi a un’altra Liguria. Che è possibile.

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