In Italia vi sono circa 810 banche, fra quelle grandi, medie e piccole. Ma un drappello di 8 gruppi bancari domina, sostanzialmente, il sistema. Si tratta innanzitutto di 6 grandi banche di credito ordinario e/o polivalenti: Credito Italiano, Banca Intesa, San Paolo-Imi, Capitalia, Bnl, Monte dei Paschi. (...) Le fondazioni bancarie (...) sono 86, con 36 miliardi di euro di patrimonio. I 5 grandi gruppi bancari di credito ordinario o polivalente derivano, in tutto o in parte, dagli istituti bancari delle fondazioni bancarie. Due, il Monte dei Paschi e il San Paolo (in cui è confluito anche il Banco di Napoli, banca statale andata in dissesto) erano, in origine, soggetti autonomi pubblici controllati dagli enti locali. La Fondazione Monte dei Paschi è ora sotto il controllo monocolore dei ds senesi. La Fondazione San Paolo è sotto il controllo dei ds del Piemonte. Gli altri tre gruppi, Unicredito, Banca Intesa e Capitalia, derivano dalla fusione fra tre spa bancarie del gruppo Iri privatizzate (Credito italiano, Banca commerciale, Banco di Roma) con ex casse di risparmio appartenenti a fondazioni bancarie. Nella Cassa di risparmio di Roma, era preminente (...) la finanza cattolica collegata ad ambienti vaticani. Le altre tre grandi Casse di Risparmio sono cadute negli anni Novanta nella sfera di controllo della sinistra Dc.
Così Unicredito e Banca Intesa hanno vertici prodiani. Bnl, già proprietà del Tesoro, è stata privatizzata, facendo in modo che la presidenza andasse a Luigi Abete, ex presidente di Confindustria, supporter di Prodi nel traghettamento dalla prima alla seconda Repubblica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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