Chiellini dà una testata vincente: l’unico che piange è Felipe Melo

JUVENTUS
7 BUFFON
Poveretto, neppure il tempo di dire buona sera e Dvalishvili gli spara un tiro a bruciapelo, grazie alla fantasiosa collaborazione di Cannavaro. Ma Superman è sempre fra noi e soprattutto nella porta della Juve. Buffon santo subito. Fra poco ci arriveremo, soprattutto dopo gli interventi finali.
5 ZEBINA
Ti pareva che non si facesse male! Inaffidabile nei muscoli come sul campo. Decente in fase d’attacco, da brivido in difesa. dal 35’pt Caceres 6. Si impegna nel non combinare guai ed è già un titolo di merito. Fisicamente è una belva, calcisticamente un agnello.
5 CANNAVARO
Pronti via e ci rimette la fama bucando l’intervento in area. Più tardi rischia di rimetterci la faccia nel senso fisico. Sfarfalleggia come una ballerina distratta. C’era una volta un gladiatore, ora c’è solo il senatore.
7 CHIELLINI
Testolona d’oro, segna un gol con la perfida bravura di un centravanti. Trezeguet era lì accanto e c’è rimasto di sale. Oggi è l’unico corazziere affidabile del calcio italiano nel gioco difensivo. Lo dimostra con i fatti, pochi sorrisi (vero Cannavaro) e tanta grinta e concentrazione. Gli israeliani sono stati tutti sgonfiati.
5.5 GROSSO
Striscia la mestizia quando non tira in porta. I cross? Arte quasi sconosciuta. Corre e corre, ma nessuno gli ha detto che a questa Juve serve un terzino (anche difensivo) non un mezzofondista. Per contro quando tira sventoloni verso la porta, s’illumina d’incenso.
5 FELIPE MELO
Un uomo chiamato camallo: pare uno scaricatore di porto, più che un raffinato piede brasilero. Sì, d’accordo, in questa Juve ci vuole qualcuno che faccia lavori umili, ma il nostro è un cuci e rammenda con poca personalità. Dovrebbe fare l’ultimo stopperone del centrocampo, troppo spesso è chiamato ad impostare perché gli altri sono già lontani. Finisce in panca con le lacrime agli occhi per il dolore di un infortunio. È vero, per ora fa piangere. dal 17’ st Poulsen 6. Limitato tecnicamente, si limita nel gioco da Furino dei tempi moderni, sempre che Furino non quereli.
7 SISSOKO
È quello che non vorresti mai incontrare all’angolo di una strada verso l’imbrunire. Figuratevi sul campo di calcio. Straordinario perché ti fa sentire l’imponenza della sua presenza. Per mezza partita gli è toccato fare il ramazzatore di pallone, il distributore e il geometra, insomma di tutto perché i compagni suoi gli hanno demandato ogni compito. Se l’è cavata bene. Ancora meglio quando si è dedicato al gioco preferito ed ha sfinito gli avversari.
6.5 CAMORANESI
Tanta voglia e meno sostanza. Ansima e scapicolla, va a prendersi tutte le rogne: e non è poco in una squadra con poca gente di personalità. Parte con la forza dei nervi distesi e con la fisicità di un assaltatore. Si prende un po’ di pause, altre volte è così elegante da ricordare la seta pura del suo calcio. Prende un palo, omaggio alla sfortuna.
7 DIEGO
Quando mette il radiocomando nel piede è un bel vedere, ma ci sono voluti troppi frizzi e lazzi. Prende corpo con il passare della partita: da toro imbalsamato a torello scatenato nella ripresa. Spedisce il pallone che vale il biglietto per la testa di Chiellini. Con quel piede può dire ciò che vuole. Se la luna è buona, diventa luna piena anche per la Juve.
5,5 GIOVINCO
A Milano direbbero: por nano. A Torino capiscono che una formica è una formica e bisogna sorbirsela così. Tante mossette e poca sostanza. Dovrebbe giocare sulla fascia, ma il problema non lo tocca. Appena sfugge agli avversari, dimentica di recapitare palla ai compagni e quelli, gli avversari, gli passano sopra come un tir in corsa.
6 TREZEGUET
Trezegol tradisce la fama. Un paio di palle sono il suo pane, ultimamente un po’ duro. Gli manca un pizzico di fortuna, non ha più il guizzo che trafigge. C’est la vie e soprattutto l’età. dal 35’st Amauri sv.
All.: FERRARA 6,5. Rimette in sesto la squadra con una sorta di rivoluzione. Crede a Giovinco, ma ne ottiene poco. Qualcosa ancora da mettere a punto in fase difensiva.


MACCABI HAIFA
Davidovitch 6, Meshumar 5,5, Teixeira 5, Keinan 6, Masilea 5,5 (dal 1’st Zaguri 6), Osman 5,5, Boccoli 6, Culma 5,5, Refaelov 5(dal 12’st Dutra 4), Dvalishvili 6, Arbeitman 5 (dal 1’st Ghadir 6). All.: Levi 5,5.
Arbitro: Benquerenca 6

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