da Roma
Il Papa ha ricordato ieri mattina i cristiani perseguitati e i Paesi dove non esiste la libertà religiosa o essa è soltanto proclamata ma non applicata. Lo ha fatto allAngelus, citando il concistoro per la creazione dei quindici nuovi cardinali che si è tenuto venerdì scorso. «Per una provvidenziale coincidenza ha spiegato il concistoro si è svolto nella giornata del 24 marzo, in cui si sono commemorati i missionari che nellanno trascorso sono caduti sulle frontiere dellevangelizzazione e del servizio alluomo in diverse parti della terra».
«Il concistoro ha aggiunto è stato così unoccasione per sentirci più che mai vicini a tutti quei cristiani che soffrono persecuzione a causa della fede. La loro testimonianza, di cui quotidianamente ci giunge notizia, e soprattutto il sacrificio di quanti sono stati uccisi ci è di edificazione e di sprone a un impegno evangelico sempre più sincero e generoso».
«Il mio pensiero ha detto ancora il Papa si rivolge, in modo particolare, a quelle comunità che vivono nei Paesi dove la libertà religiosa manca o, nonostante la sua affermazione sulla carta, subisce di fatto molteplici restrizioni. A esse invio un caloroso incoraggiamento a perseverare nella pazienza e nella carità di Cristo, seme del Regno di Dio che viene, anzi, che è già nel mondo. A quanti operano al servizio del Vangelo in tali difficili situazioni, desidero esprimere la più viva solidarietà a nome di tutta la Chiesa, e insieme assicurare il mio quotidiano ricordo nella preghiera».
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