Chiesto per Prosperini il giudizio immediato

Chiesto il giudizio immediato per l’ex assessore regionale lombardo Pier Gianni Prosperini, arrestato lo scorso dicembre per corruzione, turbativa d’asta e truffa. Il processo, sulla base dell’evidenza delle prove, è stato chiesto dalla Procura di Milano anche per Massimo Saini, amministratore Prillo comunicazioni e consulente di Rti Publicis/profit srl, e Raimondo Lagostena, patron di Odeon tv, arrestati con l’ex assessore. I tre rispondono in concorso tra loro e con Gianpiero Viotti in qualità di presidente della commissione aggiudicatrice per il quale si procede separatamente, di aver «turbato la gara di appalto del servizio di realizzazione del progetto di comunicazione per la promozione del turismo della Regione Lombardia 2008-2010 indetta dalla regione in data 23 maggio 2007» del valore di 7,2 milioni. Gara vinta da Rti Publicis in modo illecito perché Saini aveva avuto da un dipendente regionale l’elenco completo dei partecipanti prima che venisse reso pubblico «con rilevante vantaggio competitivo sugli altri partecipanti» e perché sempre Saini «in accordo con Prosperini e Lagostena» aveva redatto «una proposta tecnica per conto del Rti Publicis/Profit srl, rivelatasi determinante per la vincita della gara, dove sono indicati programmi e progetti che sono sin dall’origine destinati a non trovare alcuna attuazione, in tal modo ingannando la Regione Lombardia che attribuiva all’offerta Publicis/Profit un punteggio tecnico talmente elevato da risultare incolmabile per gli altri concorrenti».

In particolare, Prosperini risulta accusato anche di concorso corruzione per aver ricevuto da Lagostena una tangente di «230mila euro sul conto corrente acceso presso Ubs di Lugano» per turbare la gara d’appalto di cui sopra.

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