Chinatown scende ancora in piazza: «La situazione della zona peggiora»

La gente di via Paolo Sarpi torna in strada, a otto mesi dalla rivolta anti-multe e a due dagli ennesimi annunci caduti nel vuoto. La zona a traffico limitato esiste solo a parole, la pedonalizzazione è un’utopia, e il trasferimento dei grossisti cinesi ad Arese somiglia a «una presa in giro». Espressione ripetuta dai residenti dell’associazione Vivisarpi, che oggi dalle 15 con altri comitati milanesi scenderà a manifestare con l’obiettivo «di riportare all’attenzione delle autorità la situazione del quartiere: addirittura peggiorata negli ultimi tempi». I controlli dei vigili «sono inefficaci», il famigerato carico e scarico delle merci «non conosce sosta» (o divieti di sosta!), mentre l’inquinamento «aumenta». Intanto altre «voci senza riscontro vengono fatte circolare per creare confusione e dilazionare ulteriormente ogni concreto cambiamento», sintetizza il presidente Pier Franco Lionetto. Assieme alla nuova denuncia: «Altri esercizi all’ingrosso, a dispetto dei patti, sono spuntati nel frattempo nel quadrilatero». A unirsi a cori e slogan per un corteo che si preannuncia «apolitico» ci saranno comunque Matteo Salvini (Lega Nord) e Pierfrancesco Majorino (Pd), autori della mozione bipartisan che avrebbe dovuto accelerare i tempi per Ztl, area pedonale nonché delocalizzazione delle attività «incompatibili con le caratteristiche residenziali e commerciali del quartiere». Intenti rimasti, appunto, sulla carta.

Eppure, garantisce l’assessore regionale al Territorio Davide Boni, «la Regione ha pronta una legge finalizzata a tutelare gli interessi degli abitanti senza fare sconti agli abusivi. Per loro no, non c’è margine di trattativa».

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