Salerno - Manca poco che cose del genere non si vedranno più. Troppo entusiaste. Troppo autentiche. Basta con i soliti pregiudizi: che bisogno avevano Eric Clapton e Pino Daniele di suonare un concerto insieme, loro due da soli con una band stellare, dopo decenni di carriera? Qualche soldo in più? Ma dai. La visibilità? Siamo seri. Nessun altro motivo che la passione, sia chiaro, la passione vissuta e forse anche disillusa di due musicisti che hanno avuto tutto o quasi dalla loro storia. E così stasera saliranno sul palco dello stadio Lamberti di Cava de’ Tirreni per suonare un concerto unico che ha uno scopo benefico (assistenza dei bambini malati di cancro dell’Ospedale Pasilipon di Napoli attraverso l’associazione Open Onlus) e che sarà comunque benefico anche per chiunque ami la musica come si suonava una volta, improvvisata, talvolta sbavata e imperfetta ma comunque emozionante perché irripetibile. Pino Daniele ed Eric Clapton suoneranno i loro pezzi strafamosi e già questo vale il biglietto (15mila già venduti) perché ’O scarrafone e Cocaine o Quando quando e Tears in heaven non hanno mai diviso un palco prima di ora. Ma poi si incroceranno davvero, uno alla chitarra a destra e l’altro a sinistra, per suonare insieme pezzi imprevedibili con l’aiuto di musicisti che sono in grado di mantenere alta la tensione dietro a qualsiasi assolo. In fondo Steve Gadd alla batteria, Willie Weeks al basso, Cristopher Stainton alle tastiere, Mel Collins al sax e Gianluca Podio al piano vanno comunque per la loro strada mentre le chitarre si incrociano, si divertono, piangono o sospirano. Tengono insomma stretta la tessitura della musica, esattamente come si faceva quarant’anni fa durante i concerti o come ancora fanno quei pochi che non riescono a riprodurre sul palco lo stesso spartito del disco tale e quale. In poche parole, un concerto che è un evento. E che sarà ripreso dai giornali di tutto il mondo. Vabbé, direte, ma a chi è venuta un’idea del genere? Tutto è nato da Eric Clapton che l’anno scorso ha voluto Pino Daniele in scena al Crossroads Festival di Chicago, in sostanza il crocevia dei migliori chitarristi blues del mondo. Ha ascoltato suonare questo cantante chitarrista napoletano, uno che al motivetto facile facile ha sempre più spesso preferito focalizzarsi sulla qualità musicale, sulla ricerca strumentale o stilistica più che su quella melodica. E allora Clapton, lui sempre così asciutto nei giudizi, si è lasciato sfuggire un «ma dobbiamo suonare insieme un’altra volta» che adesso si realizza finalmente. C’è voluto un bel po’ di tempo, giusto un anno.
E anche un grande sforzo logistico perché lo stadio di Cava de’ Tirreni, provincia di Salerno, non è proprio dietro l’angolo e Blue Drag e F&P Group (in collaborazione con Veragency e Anni 60) si sono rimboccati le maniche per eliminare tutti gli ostacoli e far sì che stasera a parlare sia solo la musica. In poche parole, come cantano i vecchi bluesman del Delta, «let the music do the talking», lasciate che le canzoni facciano il loro dovere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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