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Mettici i cortei e le manifestazioni, mettici il brutto tempo. Aggiungi i negozi chiusi e i mezzi pubblici fermi dalle 19,30 in avanti. Ecco che il primo maggio diventa una delle giornate più difficili dell’anno. Soprattutto per i tifosi di Milan e Fiorentina diretti a San Siro, che potranno raggiungere lo stadio (aperto dalle 18,30) con i mezzi Atm ma che all’uscita saranno lasciati a piedi. Il vicesindaco Riccardo De Corato le ha provate tutte per aiutarli, ma non c’è stato niente da fare. Prima ha chiesto ai sindacati dei dipendenti di Atm un prolungamento dell’orario di servizio per non lasciare senza un passaggio i tifosi. Picche. Atm fa però notare che quest’anno il servizio, a differenza del passato, funziona per quasi tutto il giorno. Come mossa di riserva, spiega De Corato, «abbiamo chiesto al prefetto uno spostamento dell’orario della partita». Ma dalla prefettura precisano che non è di loro competenza spostare gli orari delle partite. Da qui l’invito a milanisti e sostenitori dei viola: «Organizzatevi per il rientro a casa». Stavolta anche il popolo del Meazza dovrà fare da sé: era riuscito a sopravvivere con le deroghe alle domeniche di blocco totale del traffico. Ma al Primo maggio non si scampa. Per questo il Comune assicura per la zona di San Siro presidi di vigili per facilitare la circolazione delle auto.
I mezzi pubblici non solo interromperanno prima il servizio, ma subiranno anche modifiche del percorso e rallentamenti. Causa: lo svolgimento di tre manifestazioni. Si comincia con i cortei organizzati da Cgil, Cisl e Uil in mattinata. Il primo si concentrerà in corso Venezia, angolo via Palestro a partire dalle 8,30, per poi proseguire in piazza San Babila, largo Toscanini, corso Europa, largo Bersaglieri, piazza Fontana, via Arcivescovado e piazza Duomo. Il secondo corteo, in partenza sempre alle 8,30 da piazzale Oberdan, si unirà ai primi manifestanti per raggiungere largo Bersaglieri, quindi procederà per via Larga per terminare in piazza Santo Stefano. Praticamente bloccando il centro.
Stessa solfa nel pomeriggio: alle 14 comincerà il May day parade. Regia: i centri sociali. Gli autonomi partiranno da piazza XXIV Maggio per sfilare fino a piazza Castello, attraversando corso di Porta Ticinese, via De Amicis, piazza Resistenza Partigiana, via Cesare Correnti, largo Carrobbio, via Torino, via Orefici, piazza Cordusio, via Broletto, via Ponte Vetero, via Mercato, via Tivoli e Foro Buonaparte.
E contro «lo stillicidio di imbrattamenti e devastazioni dei centri sociali che va avanti ormai da un decennio», gli agenti della Polizia Locale faranno un dettagliato report fotografico del percorso prima e dopo il passaggio dei no global. Gli occhi di 12 telecamere seguiranno il corteo, metro per metro. «Non dimentichiamo - insorge De Corato - le vetrine imbrattate, i manifesti e i vandalismi di ogni genere delle scorse manifestazioni». Stavolta i disobbedienti saranno identificati più facilmente.

Controlli serrati anche domani, quando i centri sociali scenderanno nuovamente in piazza contro l’evento sportivo organizzato dai gruppi di estrema destra in ricordo di Sergio Ramelli.
Ultima cattiva notizia di questo primo maggio: il tempo. Le previsioni parlano di cielo coperto e di piogge sparse in tutto il centro Nord, Milano compresa. E anche le gite fuoriporta sono destinate a saltare.

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