Chiusura alle 24: in strada la protesta dei locali storici

Disobbedienza civile. Una performance in stile sarcastico per sbeffeggiare l’ordinanza comunale. I giovani titolari dell’enoteca «Ligera» di via Padova 133 hanno indetto una manifestazione di protesta contro l’obbligo di chiusura anticipata per gli esercizi del primo tratto della via. I manifestanti scenderanno in strada giovedì prossimo in occasione del primo giorno di applicazione dell’ordinanza che prevede di far abbassare prima le serrande degli esercizi commerciali per garantire una maggiore sicurezza nel quartiere. «Sarà un esempio di disobbedienza civile», anticipa Federico. Lo stile sarà quello teatrale e ironico tipico dello storico locale milanese, in costante collaborazione con la rete di associazioni culturali del quartiere, che giovedì non mancheranno all’appuntamento.
Dagli amici del parco Trotter all’associazione Villa Pallavicini, tutti insieme sosterranno la causa del «Ligera».
«Noi apriamo soltanto la sera - spiega Federico - con l’imposizione di abbassare le serrande a mezzanotte il comune ci costringe a gettare la spugna». I titolari dicono di aver già scritto al sindaco, Letizia Moratti, e al vicesindaco, Riccardo De Corato, per trovare una soluzione al problema. Chiudere prima, spiegano, significherebbe vanificare un lavoro culturale nato dal basso e che in due anni ha offerto un palco ai giovani musicisti e agli artisti del quartiere per esporre le proprie opere e presentare i propri libri di esordio.

Per questo, giovedì sera ci saranno anche il gruppo consiliare del Partito Democratico e i rappresentanti dei Socialisti Italiani, Sinistra e Libertà e Legambiente. «Abbiamo parlato anche con gli esercenti stranieri - commenta Federico - sono tutti scontenti di questa ordinanza, ma in molti hanno paura di esporsi».

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