«Non mi parli di statistiche o di numeri! Non ci sarà mica qualcuno che vuole annoverare questo caso tra quelli di violenza sessuale comune? Credo sia ovvio che si tratta di un fatto eccezionale e come tale vogliamo considerarlo: solo uno squilibrato, un uomo con dei seri problemi, perdipiù a 38 anni, può approfittare di un lavoro da infermiere precario per abusare di una malata 84enne, unanziana che ha più del doppio della sua età e nessun tipo di appeal... Per questo la vicenda andava tutelata al massimo dal punto di vista della riservatezza, gli inquirenti ce lavevano promesso... In fondo si tratta di due malati: lautore della violenza e la paziente. E poi adesso chi lo prende più quellinfermiere? È italiano, è vero, una casa ce lavrà, però...».
Alla clinica San Pio X medici e infermieri non riescono ancora ad accettare il polverone sollevatosi dopo che si è diffusa la notizia che nella notte tra sabato e domenica una paziente ricoverata per problemi neurologici è stata violentata da un infermiere precario di 38 anni, laureatosi da poco e che avrebbe abusato dellanziana durante le operazioni di pulizia. Lo cercano i carabinieri La paziente che avrebbe subito laggressione è in cura nella struttura di via Nava da diverso tempo.
«Non sappiamo esattamente cosa sia accaduto, ma nel dubbio abbiamo voluto che venissero presi tutti i provvedimenti necessari - ha spiegato il direttore sanitario, Giorgio Tarassi -. La paziente ha raccontato tutto ai carabinieri».
Quel che è certo è che domenica scorsa il personale medico e infermieristico ha subito capito che allanziana donna era successo qualcosa di strano. È stata avvertita la direzione sanitaria che a sua volta ha chiamato i carabinieri. Sono stati immediatamente informati anche i familiari dellanziana donna.
Intanto il presunto colpevole da domenica è sparito, non si è presentato al lavoro. «Siamo riusciti a parlare con lui al telefono lunedí, gli avevamo detto di presentarsi in ospedale ma da allora è irreperibile» hanno detto dalla direzione. La direzione non ha voluto precisare nulla sul soggetto che ha compiuto il reato, ma per «misura cautelativa», ha precisato il direttore sanitario, è stato sospeso tutto il personale che era in turno in quel momento.
Lanziana è stata poi assistita sia dal punto di vista medico che psicologico. «Unassistenza appropriata allevento e al momento vissuto», afferma la direzione sanitaria. La clinica le aveva anche offerto il trasferimento in un altra struttura nel caso si sentisse più tranquilla. Ma la donna ha rifiutato la proposta affermando che la sua fiducia nellospedale non è venuta meno.
Nella stanza della vittima, una camera per la riabilitazione neurologica, cera anche unaltra paziente, che non si sarebbe però accorta di quanto stava accadendo. Nel reparto, che ospita 25 persone, nella notte tra sabato e domenica di turno cera un solo infermiere uomo.
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