Ciak di luce sugli amaretti di Sassello

Ciak di luce sugli amaretti di Sassello

Per gustare appieno un amaretto del Sassello consigliamo di portarlo alla bocca, dischiudere le labbra, socchiudere gli occhi e abbassare del tutto le palpebre mentre si comincia a masticare. Eccolo, tutto l’inconfodibile sapore che si esalta attraverso il palato senza distrazioni visive di sorta. Ma se siete a Sassello, oggi dopo il tramonto, val la pena di riaprirli, gli occhi, per gustare anche un’altra bella novità: il «ciak di luce» che Enel ha organizzato per valorizzare uno dei borghi più suggestivi della provincia di Savona. Un intervento che, prevedendo la realizzazioni di canalette interrate e la rimozione dei vecchi cavi dalle facciate di alcuni palazzi e abitazioni, ha resituito al Borgo il suo antico aspetto. L’occasione per presentare questa realizzazione è stata appunto la manifestazione «Love amaretto», che da ieri e ancora per tutta la giornata di oggi, sta animando Sassello. E proprio per questa festa un impianto di illuminazione dà una luce particolare al Palazzo Municipale, al campanile e alla chiesa della SS. Trinità, a piazzetta Barbieri e a Palazzo Gervino.
Luce a parte, il re indiscusso di questa due giorni è lui, l’amaretto, che ancora oggi condurrà le danze a partire dalle 10 quando apriranno gli stand. Da quelli espositivi con degustazione di amaretti e liquori e vini abbinati, alla mnostra fotografica dedicata alla tradizione dell’amaretto, ad Arte&Amaretti in piazza, com’è logico, dell’Amaretto. Le degustazioni andranno avanti per tutta la giornata, mentre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 sarà data dimostrazione sulla fasciartura e arrotolatura di amaretti del Sassello, un’arte tutta al femminile. Spazio anche ai più piccoli con A come Amaretti, B come Bambini, G è come Gioco, animazione a base di zucchero, mandorle e uova. Le cuoche più intraprendenti potranno cogliere i segreti per confezionare piatti come il budino all’amaretto (chef Antonio Inzaino del ristorante Piccolo Borgo) e i più complessi prosciutto cotto di cinghiale con amaretto all’aceto balsamico e salsa di mirtilli e ravioli di castagne con salsa di fondo d’arrosto e amaretto (chef Ivano Ravera del ristorante Pian del Sole).
Tutti i segreti degli amaretti partono dagli ingredienti: 1500 grammi di zucchero, 1 chilo di mandorle dolci pelate, 500 grammi di albume d’uovo, 200 grammi di armelline amare. Vogliamo provarci? Macinare le mandorle e le armelline, aggiungere lo zucchero e le chiare d’uovo montate a neve sino ad ottenere un impasto morbido e pastoso.

In caso l’impasto risultasse troppo consistente aggiungere altro albume montato. Con un “sacco a poche” colare sulla teglia da forno il composto in tanti medaglioni dal diametro di 5-6 cm, cospargere di zucchero vanigliato e cuocere in forno a 170° per circa 30 minuti. Buon appetito.

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