Dopo tanto silenzio, è arrivato il momento di ricordare e di onorare. Ieri per la prima volta il presidente della Repubblica Ciampi ha consegnato un riconoscimento ai parenti delle vittime delle foibe, in una cerimonia al Quirinale. Ciampi ha consegnato ai parenti delle vittime ventisei diplomi e medaglie commemorative e ha conferito la medaglia doro al merito civile alla memoria di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana di Santa Domenica di Visinada che fu catturata dai partigiani slavi e lungamente seviziata e violentata prima di essere gettata in una foiba. Aveva 24 anni. Al capo dello Stato è andato anche il ringraziamento del vicepremier Gianfranco Fini, secondo il quale la cerimonia di ieri è stata «il suggello di una pagina di riconciliazione scritta dal Parlamento allunanimità. Ciampi ci ha insegnato a ricordare la storia. Tutta, senza buchi neri e senza pagine strappate».
Il Giorno del Ricordo segnala anche voci contrarie. Il Partito dei comunisti italiani se la prende con «la litania revisionista» e pretende che la tragedia delle foibe sia stata provocata dal regime fascista che avrebbe «pianificato la pulizia etnica del confine orientale». Gli strali dei comunisti doc non risparmiano nemmeno il segretario dei Ds Piero Fassino che lunedì scorso a Trieste ha reso omaggio agli esuli istriani, fiumani e dalmati. Affrontando il tema dei risarcimenti chiesti dagli esuli per i cosiddetti «beni abbandonati», Fassino ha dichiarato che «i problemi ancora irrisolti dellesodo debbono essere risolti con un negoziato ragionevole e positivo con le autorità di Zagabria» nellambito della cooperazioen europea.
Le dichiarazioni non sono piaciute allUnione degli istriani che ieri, per bocca del suo presidente Massimiliano Lacota, si è espressa severamente. «Non posso accettare - ha dichiarato Lacota - che un esponente nazionale della politica italiana si presenti a Trieste per omaggiare gli esuli giungendo appositamente ben quattro giorni prima della data stabilita e mantenga un atteggiamento del tutto opposto alle nostre aspettative».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.