Paolo Giordano
da Milano
La notizia è arrivata così, dun botto: il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha nominato GrandUfficiale Andrea Bocelli e Commendatori, come si legge nel comunicato del Quirinale, «la signora Laura Pausini, il signor Eros Ramazzotti e il signor Adelmo Fornaciari».
È la prima volta che la più alta istituzione italiana esprime così direttamente il suo apprezzamento per la musica ed è sicuramente un segnale importante che si inserisce nella scia delle congratulazioni, quelle sì clamorose per un presidente della Repubblica, alla Pausini allindomani della vittoria ai Grammy Awards di Los Angeles. Daltronde Ciampi non ha mai fatto mistero di seguire con attenzione le vicende di spettacolo e tutti ricordano (Panariello in primis...) i commenti della signora Franca sulla tivù cosiddetta «deficiente». A stupire è senzaltro il momento dellannuncio, che arriva imprevisto a ridosso del Festival di Sanremo, dove tra laltro si esibiranno tre degli insigniti.
E proprio a Sanremo - sabato prossimo nella sala stampa dellAriston - il sottosegretario Gianni Letta consegnerà i diplomi e le insegne a Pausini, Ramazzotti e Bocelli (che è già Commendatore) mentre rimane ancora da stabilire quando le riceverà Zucchero, che in quei giorni sarà in una sala dincisione di Los Angeles. «Ringrazio Ciampi - ha detto lui -. Mi dispiace di non poter essere presente perché sto registrando il nuovo album in uscita a settembre. Delego il direttore artistico Gianmarco Mazzi a ritirare lonorificenza non solo per i rapporti di grande amicizia e rispetto che ci sono tra noi ma anche perché lidea di una serata celebrativa per la musica italiana a Sanremo era nata proprio nel corso di un nostro incontro avvenuto ad agosto».
E Mazzi è stato senzaltro uno dei più tenaci sostenitori dellidea di premiare le superstar italiane partite dal Festival di Sanremo. E infatti ora ringrazia il presidente della Repubblica e parla di «incoraggiante riconoscimento per limpegno e il lavoro dei nostri artisti. La serata di sabato al Festival è proprio il frutto di un lavoro comune».
E chissà che espressione ha avuto Eros Ramazzotti ricevendo la notizia. «Ho appreso con emozione e con profonda gratitudine - ha detto - la decisione del presidente della Repubblica. Sono orgoglioso di aver in parte contribuito con il mio impegno costante a diffondere la musica italiana nel mondo».
E che questa scelta del Quirinale vada oltre i semplici - si fa per dire - meriti artistici dei cantanti lo conferma anche il presidente della Fimi, Enzo Mazza, che sottolinea «una valorizzazione del made in Italy. Proprio in questi giorni gli artisti italiani stanno ottenendo importanti riconoscimenti internazionali, tra prestigiosi premi e prime posizioni nelle hit parade, che portano la musica italiana al terzo posto dopo quella americana e britannica». Addirittura.
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