In occasione della 15ª edizione del Salone internazionale dellalimentazione Cibus, di Parma, Golfarelli Editore di Bologna pubblica la nuova edizione del suo periodico Gusto, profondamente rinnovata nella grafica e nei contenuti. Si riconferma l'impegno delleditore, Maria Elena Golfarelli, a cogliere i cambiamenti della sensibilità e degli interessi dei lettori delle sue riviste, distribuite con il quotidiano il Giornale, e a tradurli in rinnovamenti continui dei prodotti editoriali, pur restando nel solco di valori consolidati quali loriginalità dellapproccio ai temi, l'autorevolezza del lavoro giornalistico e la qualità estetica.
Come avvenuto recentemente in altri casi di innovazione delle testate, anche in questo ha avuto un ruolo importante l'ingresso nella casa editrice bolognese di Raffaele Costa, più volte ministro della Repubblica, che ha garantito una crescita importante sia di valore sia di contenuti attraverso suggerimenti, consigli e spunti di riflessione. E il direttore di Gusto e di altre riviste della Golfarelli, Marco Zanzi (già direttore di Bologna 2000 Capitale europea della cultura), è riuscito a concretizzare con il suo apporto le nuove linee editoriali.
Due le constatazioni di fondo che hanno guidato la rifondazione della rivista: «La prima - spiega Maria Elena Golfarelli - è la crescente attenzione da parte di una sempre fascia di popolazione più larga verso la cultura alimentare, a partire dalle fasi di produzione dei cibi fino al consumo. La seconda è il nesso innegabile e fortissimo tra lenogastronomia e lidentità del nostro Paese».
Come nelle altre testate della casa editrice, anche in Gusto i temi sono trattati attraverso le opinioni e le testimonianze di protagonisti delle professioni e della politica, opinion leader, docenti e ricercatori, personaggi pubblici e semplici cittadini. Anche questo numero di Gusto dà la parola a personalità legate, per motivi professionali o personali, ai temi scelti nei vari servizi. Accanto agli speciali dedicati a tre regioni (Sicilia, Emilia Romagna e Veneto) e ad altri temi (vedi altro articolo in questa pagina) non poteva, quindi, mancare unintervista a Giancarlo Galan, attuale ministro dellAgricoltura. Tra le questioni affrontate, il ministro anticipa la decisione di richiedere che la cucina italiana venga inserita tra i patrimoni intangibili dellumanità da parte dell'Unesco. Tra gli altri articoli, si segnala un editoriale scritto da Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia e lintervista a Jean-Robert Pitte, importante accademico francese, esperto di geografia ed enogastronomia che accompagna i lettori tra le memorie storiche e le identità gastronomiche del nostro continente. Troviamo su questo numero di Gusto interviste a rappresentanti di diversi ambiti culturali che danno spazio al cibo, al vino, allo stare a tavola. Come il giornalista, scrittore e critico letterario ed enogastronomico Camillo Langone, il filosofo Nicola Perullo, che parla di estetica del gusto, o Gian Luca Farinelli, direttore della cineteca di Bologna, che commenta il ruolo del cibo in alcuni grandi film che hanno fatto la storia del cinema. Inoltre, tre veneti doc come Mario Moretti Polegato, Federica Pellegrini e il sindaco di Verona, Flavio Tosi, raccontano il loro rapporto con i fornelli e i piatti della tradizione.
In ogni modo la focalizzazione principale di Gusto rimane quella sui rapporti profondi tra la cultura enogastronomica e i territori del nostro Paese. Sui quali vengono chiamati a parlare gourmet, chef, enologi ma anche autorevoli appassionati.
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