Roma - "Siamo spiacenti di rilevare che questa volta l'onorevole Fini ha fatto un intervento distruttivo a 360 gradi. Nulla della sua ricostruzione politica è condivisibile. E' anche singolare il meccanismo psicoanalitico fondato sulla rimozione e dimentica due anni e mezzo di verifiche e contestazioni lungo il periodo del governo Berlusconi e la successiva apertura delle ostilità dopo la manifestazione del 2 dicembre dell'anno scorso". Così il vicecoordinatore di Fi Fabrizio Cicchitto replica alle critiche del leader di An Gianfranco Fini.
"In questa situazione - osserva l'esponente azzurro - il presidente Berlusconi non poteva rimanere fermo a fare da bersaglio ad attacchi puramente distruttivi, come la lettera al 'Corriere della Sera', ma ha avanzato una proposta positiva al popolo del centrodestra, che risulta ancor più valida alla luce della catilinaria pronunciata oggi dall'onorevole Fini. Per sgombrare il campo dalle macerie e ricostruire qualcosa di positivo occorreranno in futuro molti sforzi e molta buona volontà ".
Bondi: "Segnale di drammatica debolezza politica" "Le dichiarazioni roboanti e i toni sopra le righe adoperati dall'onorevole Fini nei confronti del presidente Berlusconi e di Forza Italia sono solo il segnale di una evidente, e drammatica, debolezza politica". Così il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi commenta l' intervento di Fini all' assemblea nazionale di An. "Ma se il presidente di An pensa di tenere unito il suo partito calpestando il galateo e riempiendo di insulti l'unico e riconosciuto leader del centrodestra, ancora una volta - sostiene Bondi - ha fatto male i conti, perché gli elettori di An hanno compreso molto meglio di lui la necessità e il significato della svolta di Berlusconi, che rappresenta un obiettivo di necessario rinnovamento per tutti, in particolar modo per il partito di Fini che, almeno a parole, lo ha sempre auspicato".
Schifani: "Fini dimentica l'attacco di Assisi" "L'analisi politica di Fini non è condivisibile perché descrive uno scenario parziale. Dopo la sua lettera al Corriere, infatti, è seguito quello che possiamo chiamare l'attacco di Assisi. In due giorni di seguito è via via montata da parte di Alleanza nazionale una inusitata aggressione a freddo contro il presidente Berlusconi". Il capogruppo di Forza Italiaricorda le accuse rivolte al Cavaliere per "aver partecipato all'assemblea della Destra di Storace al fine di depotenziare An e di conseguenza di voler distruggere la Cdl e sospettato anche di non avere sufficiente coraggio di permanere all'opposizione perché spinto dalla foga di tornare a governare".
"Queste accuse personali e gratuite, che nulla hanno a che spartire con le critiche alla strategia della spallata - aggiunge Schifani - sarebbero state fisiologiche se fossero giunte da parte degli avversari, ma hanno avuto invece un sapore inaccettabile perché giunte da parte degli alleati storici di Forza Italia per affinità di principi e valori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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