Roma - "Vanno considerate tutte le voci riguardanti il taglio della spesa pubblica e i costi della politica. Il ministro Calderoli ne ha ricordati alcuni, noi ne ricordiamo anche altri. Bisogna tagliare o bloccare la spesa di regioni, regioni speciali e delle province, in attesa del loro superamento, previa però, per evitare di fare demagogia, riassegnazione delle loro funzioni". Così Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl intervine nel dibattito sulla manovra. "Analogo discorso - secondo Cicchitto - va fatto per le comunità montane. Ricordiamo anche che, dopo l'approvazione di una legge in merito, occorre procedere, nella realtà, alle privatizzazioni delle aziende municipalizzate, alcune delle quali, non tutte, sono causa di sprechi. In sostanza l'intervento deve essere equilibrato e globale".
Brunetta e le finestre pensionistiche Lo slittamento di qualche mese delle "finestre" pensionistiche è una delle misure allo studio della manovra del governo. Lo conferma il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che però osserva: "Il ritardo di qualche mese per chi aveva deciso di andare in pensione, è un sacrificio ? Chiamiamola piccola iattura, ma non mi sembra una cosa insopportabile di fronte a tutto quello che sta succedendo in Europa e in giro per il mondo". "E anche rispetto a quello che in Italia si pensa su questo problema - ha aggiunto Brunetta parlando dai microfoni di Rtl - perché c'é chi vuole andare prima e chi invece non vuole andare. E' un quadro complicato..." ha concluso il ministro.
"Lotta all'evasione e taglio agli sprechi" "Lotta all'evasione fiscale certamente tagli agli sprechi": toccherà questi ambiti la manovra da 24-25 miliardi di euro allo studio del governo ha spiegato ancora Brunetta. "Serve un'altra messa in sicurezza dei conti pubblici, un rafforzamento della blindatura, a partire dal 2011 e che vada oltre, alla luce di quello che è successo in Grecia" ha detto Brunetta indicando che si interverrà soprattutto su "tutte le grandi voci negative della spesa corrente, e ce ne sono tante. Far funzionare la baracca costa quasi 300 miliardi di euro l'anno di spesa corrente. Le categorie che saranno toccate protesteranno - ha aggiunto - ma sono sicuro che gli italiani capiranno".
"Tra un mese tocca alle auto blu" Dopo la razionalizzazione delle auto blu, toccherà agli 'edifici blu', le centinaia di migliaia di immobili in affitto della pubblica amministrazione sui quali ci sarà un riordino. A prometterlo è il ministro Renato Brunetta che assicura: "Entro un mese vi dirò quante sono le auto blu, chi le usa, quanto si spende. Una volta fatto un censimento serio, si deciderà chi dovrà averle e chi no. Ci sarà una razionalizzazione, magari un'auto potrà essere usata da quattro-sei funzionari e non più quattro auto per quattro funzionari". "E' la maniera più seria - aggiunge il ministro - e più semplice per razionalizzare e risparmiare nel tempo e si possono risparmiare centinaia di milioni di euro". Brunetta ha parlato di 629.000 auto blu ma, ha osservato "nessuno sa quante siano realmente quelle usate da eletti e alti funzionari". Poi toccherà agli "edifici blù: ci sono migliaia di immobili in affitto da parte della pubblica amministrazione, in centro come in periferia" e, ha detto il ministro, si studieranno accorpamenti, in modo da mettere più strutture e uffici in un unico luogo, "per spendere meno e avere servizi in comune". Ma non saranno risparmiati neppure "gli alti papaveri, alti burocrati come li ha chiamati Calderoli, anche su questo ci saranno trasparenza e opportune razionalizzazioni" promette Brunetta. "I grand commis sono dappertutto nella pa: in magistratura, sicurezza, nella burocrazia. Spesso troviamo stipendi superiori anche al settore privato e spesso corrispondono ad altissime professionalità, altre volte un po' meno. Anche in questo - ha concluso Brunetta - occorrerà mettere il naso".
Matteoli: prima le larghe remunerazioni "Una manovra di questo genere non potrebbe essere presentata se prima non si incidesse su coloro che sono largamente remunerati", spiega il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli intervistato da Sky Tg24, rispondendo in merito alle parole del ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli secondo il quale ora tocca "ai capoccioni vari, manager pubblici, presidenti delle Authority, gente che prende il doppio del presidente del Consiglio". "Se il collega Tremonti dovesse essere costretto a presentare una manovra di questo tipo - ha ribadito Matteoli - certo non potrebbe chiedere sacrifici se prima non incidesse su coloro che sono largamente remunerati".
Capezzone: la politica dia l'esempio "In una fase delicatissima per l'Europa, l'Italia, che pure è riuscita a tenere una buona linea di navigazione grazie all'ottima azione del Governo Berlusconi e grazie alla grande saggezza delle famiglie e delle piccole imprese italiane, è chiamata ad una manovra non lieve.
In un quadro di questo tipo, la politica deve dare il buon esempio, iniziando da se stessa a fare sacrifici". Così Daniele Capezzone, portavoce Pdl secondo il quale "é auspicabile che finisca la stagione delle polemiche costanti e sterili, e che anche l'opposizione voglia fare responsabilmente la propria parte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.