Una famosa in tutto il mondo, con le sue cupole blu e le terrazze bianche a strapiombo sul mare. L'altra, ancora poco conosciuta, impervia e selvaggia, ferma nel tempo, con spiagge incastonate tra le scogliere. Entrambe nell'arcipelago delle Cicladi, Santorini e Folégandros sono opposte e complementari: la prima, quasi sfacciata nella sua bellezza, è l'isola da vedere almeno una volta nella vita per la sua particolare conformazione (risultato di un'eruzione vulcanica di 3500 anni fa); la seconda, splendida nella sua semplicità, da scoprire lungo sentieri che portano al mare, genuina nelle sue tradizioni e nei suoi ritmi lenti.
Il consiglio è di andarci a settembre, quando la massa dei turisti allenta la sua morsa, e di trascorrere due o tre giorni a Santorini - dove arrivano voli diretti dall'Italia o via Atene - poi, in aliscafo (45 minuti) raggiungere Folégandros per una vacanza di mare e relax in un'atmosfera d'altri tempi. A Santorini conviene soggiornare a Ia (Oia), piccolo borgo a picco sul mare, a 11 km dalla capitale Fira, dedalo di stradine con le tipiche case scavate nella roccia, dalle facciate bianche o color pastello. Alcune sono state trasformate in alberghi di charme, come l'Oia Mare Villas (dieci camere arredate con mobili antichi, con terrazzino vista mare), o come le Fanari Villas, camere spaziose affacciate sulla Caldera (il cratere). Per gustare un'ottima «mousaka», carne e pesce alla griglia si può andare da Petros (circa 20 euro); cucina tradizionale anche da Koukoumavlos (50 euro) e da Neptune, specializzato in pesce (30 euro). Le spiagge meno affollate sono Perissa, Perivolos, Pori e Vlichada, con ristorantini dove mangiare insalate e pesce fresco. Solo un'ora e mezzo di traghetto divide Santorini da Folégandros, ma è come se le due isole fossero distanti anni luce: poche auto, molti muli, una dozzina di alberghi, qualche taverna, spiagge da raggiungere in barca e serate da trascorrere sorseggiando ouzo e guardando le stelle. Il cuore dell'isola è Chora (150 metri sopra il livello del mare), borgo medioevale con i resti di un tipico Kastro cicladico del XIII secolo e piccole piazze occupate dai tavoli dei ristoranti. Dopo un aperitivo al Caffè dei Viaggiatori si possono gustare piatti tipici da Pounta, da Melissa, da Piatsa, da To Goupi e da Kritikos (tutti tra i 10 e i 15 euro). Ma per assaggiare un piatto tipico dell'isola, bisogna andare ad Ano Meria, l'altro centro abitato dove d'inverno si trasferiscono i circa 650 abitanti di Folégandros. Da Mimis e da Maria si mangia la "matsata": pasta fatta in casa (simile alle tagliatelle, ma più corte e più spesse) condita con formaggio e sugo di coniglio o di gallo (circa 15 euro).
La serata continua a Chora dove ci sono locali con musica greca, buon vino e stuzzichini. Per raggiungere le spiagge, pullman-navetta da Chora al porto di Karavostassi e poi, a piedi, in pochi minuti alle spiagge di Vardia, di Vitsetsou e di Livadi, oppure in taxi-boat per la spiaggia di Katergo. E ancora, in pullman da Chora alla spiaggia di Agali e poi in taxi-boat alle spiagge di Agios Nikolaos e Livadaki. Per conoscere l'isola nel suo insieme, per ammirare le scogliere a picco e per nuotare in alcune delle baie più belle bisogna circumnavigarla, l'agenzia Sottovento organizza giri dell'isola a bordo di un caicco (27 euro), pranzo incluso. Le strutture alberghiere sono per lo più a Chora. Di grande fascino l'hotel Castro, ricavato in un piccolo edificio del castello medioevale: camere spaziose in stile cicladico in parte affacciate sul mare e, in cima, una grande terrazza dove rilassarsi. L'hotel Horizon, appena inaugurato, offre camere molto funzionali. L'agenzia Sottovento (www.sottovento.eu o www.folegandrosisland.com; tel.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.