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Il privato finanzia la ricerca sul cancro. «Meno male che la Compagnia San Paolo ci sta sostenendo in maniera così generosa - dichiara Riccardo Rosso, Direttore dell'Istituto Nazionale di Ricerca sul Cancro (Ist) di Genova - perché i finanziamenti pubblici sono completamente inadeguati sia poiché in continuo decremento sia per la tempistica e per la burocrazia soffocante che li caratterizza. Di qui il significato sempre maggiore che hanno per noi i finanziamenti liberali privati come quelli della San Paolo: la Compagnia stanzia i fondi in maniera intelligente e non a cascata invitando i gruppi di ricerca a presentare dei progetti la cui bontà viene poi giudicata da una commissione internazionale di scienziati esperti che valuta la qualità scientifica prima di approvare il finanziamento stesso».
Dal 2002 sono stati erogati quasi 3 milioni di euro a sostegno di undici progetti di ricerca oncologica proposti dall'Ist, da anni all'avanguardia in questo campo di ricerca scientifica.
Il prof. Lorenzo Caselli, del Comitato di Gestione della Compagnia San Paolo, ha inoltre sottolineato che «nella ricerca scientifica la Compagnia concentra la propria azione sui centri di eccellenza, con particolare attenzione alla creazione di reti nel “sistema delle competenze“ del Nord Ovest, e sulla ricerca biomedica legata alle patologie oncologiche, ambito nel quale la Compagnia, negli anni scorsi, ha realizzato uno dei più importanti programmi pluriennali nel mondo delle fondazioni europee. Uno dei prossimi grandi progetti di respiro europeo della Compagnia sarà invece nell'ambito delle neuroscienze».
La ricerca sul Cancro non è il solo settore sostenuto dalla Compagnia: nel 2007, in particolare, gli impegni della San Paolo nella Sanità si sono concentrati in tre aree tematiche. La prima è rappresentata dall'innovazione tecnologica ed organizzativa attraverso interventi finalizzati all'acquisizione di apparecchiature per ricerca, diagnosi e cure innovative, per la telemedicina e per la sperimentazione di nuovi modelli gestionali. Il secondo campo d'intervento ha riguardato la neurochirurgia, i trapianti e la medicina d'urgenza. Infine la terza area tematica è quella delle patologie a rilevante impatto sociale con crescente attenzione dedicata alla prevenzione e alle malattie dell'età evolutiva e della terza età.

Insomma un imponente scenario per il quale ogni anno vengono stanziati dalla Compagnia dai 15 ai 20 milioni di euro.
«Crediamo in questa città - conclude il prof. Caselli - e dovrebbero crederci di più anche i cittadini».

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