Huy (Belgio) - Più che una classica
del Nord a guardare la classifica la Freccia Vallone somiglia a
un campionato italiano. Vittoria bis per Davide Rebellin, dopo
quella del 2004, e ben quattro i corridori azzurri nei primi
sei. Dalla doppietta di Moreno Argentin del 1990 a oggi ben
dieci i successi dei corridori del Belpaese. Questo di Rebellin
é il terzo sigillo italiano degli ultimi quattro anni. Insomma
ormai sembra stia diventando una tradizione consolidata, una
Freccia tricolore.
Il terribile muro di Huy come al solito decide la corsa ed
esalta ancora una volta le qualità di Davide Rebellin. L'Italia
del pedale trionfa ancora una volta con il 35enne della
Gerolsteiner, al suo primo successo stagionale e sempre più
leader del ProTour.
Gara capolavoro Rebellin aspetta la sfuriata di Cobo e Ivanov, sapendo che il
tentativo non sarebbe andato in porto (i fuggitivi sono stati
ripresi a 13 chilometri dal traguardo), resta incollato al
gruppetto dei migliori, trema soltanto quando vede scattare Di
Luca, ma l'affondo dell'abruzzese è troppo affrettato.
Rebellin lo sa e aspetta il muro, sa che lì si decide la
corsa. E così è stato. Anche l'azione di Rodriguez
con le pendenze da paura dell'Huy si rivela un fuoco di paglia.
Lo spagnolo resta al comando fino a 1200 metri dal traguardo,
poi le sue gambe diventano legnose. Nell'ultimo chilometro
scatta Kessler e Rebellin gli si incolla a ruota, si vede che
aspetta il suo momento, e il suo momento puntualmente arriva a
un centinaio di metri dal traguardo.
Rebellin vede Kessler in difficoltà e scatta lasciandolo sul
posto. Ormai nessuno lo può più riprendere e taglia il
traguardo da solo con le braccia alzate. Alle sue spalle Kessler
viene risucchiato da Valverde e Di Luca, così sul podio salgono
i tre vincitori degli ultimi tre anni (Valverde vinse l'anno
scorso, l'abruzzese nel 2005).
"Quando ho visto scattare Di Luca ho avuto paura - dice
subito dopo aver tagliato il traguardo Rebellin, secondo
domenica scorsa all'Amstel Gold Race - Mi preoccupava molto
Valverde perché è molto veloce negli sprint. Sapevo che dovevo
scrollarmelo di dosso prima del traguardo". Rebellin conquista
così il primo successo della sua stagione.
Bene Riccò e Nocentini Nel complesso, ottima la prestazione degli italiani. Oltre a Rebellin e Di Luca, da incorniciare anche il quinto posto di Riccardo Riccò e il sesto di Rinaldo Nocentini. Mentre la corsa al femminile è andata all'iridata Marianne Vos. Ma le classiche del Nord non finiscono qui, domenica si corre la Liegi-Bastogne-Liegi e per i colori italiani le soddisfazioni potrebbero non essere finite qui. Nel frattempo però rischiano di allargarsi a macchia d'olio le polemiche sull'Operacion Puerto. I corridori, ancora sotto choc dopo gli ultimi casi Ullrich e Basso, stanno pensando di inscenare una manifestazione simbolica inviando una delegazione a Madrid.
Lo scopo è di chiedere pubblicamente alle autorità spagnole di fare completa luce sullo scandalo. Nata dopo la Parigi-Roubaix l'idea è stata rilanciata ieri in una riunione a Charleroi, e c'é l'ok di tutte e 21 i team.