Un Milan incredibile (Hulk) rafforza il suo verde

E Pogacar: "Questa la mia 50ª maglia gialla, niente male". Oggi sul Col de la Loze

Un Milan incredibile (Hulk) rafforza il suo verde
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Più che gabbiano o albatros Jonathan Milan sembra rivestire i panni dell’incredibile Hulk: sarà per via della maglia verde che ha sulle spalle. Sarà che una tappa per velocisti si trasforma in qualcosa di molto più intenso e complicato, quindi Jonny deve sudare le cosiddette sette camicie per tenersi addosso la «camiseta» verde.

Se il primo hurrà a Laval aveva interrotto il digiuno italiano dopo 113 tappe, la seconda gli dà un bel abbrivio per affrontare da oggi i due tapponi alpini e sperare di sfilare domenica a Parigi con la maglia della classifica a punti, come soltanto Bitossi e Petacchi nella storia del Tour de France. C’è solo un problema: a differenza degli anni scorsi, quest’anno i velocisti hanno tra i pedali la maglia gialla, Tadej Pogacar, che vincendo a ripetizione mette in serio pericolo anche questa classifica.

Insomma, il 24enne friulano aveva un’occasione da cogliere e non se la fa sfuggire. La volata di Valence, sotto una pioggia torrenziale, è condizionata da una caduta all’ultimo chilometro che taglia fuori il pericolo numero uno Merlier. Jonny, pilotato alla perfezione da Styuven, è invece micidiale. Seconda vittoria in carriera al Tour all’esordio e punti pesanti per la classifica a punti arricchiti anche da 11 raccolti in un traguardo intermedio. «Ci tenevo tanto a vincere questa tappa, con la pioggia nel finale ho avuto paura per via delle rotonde, sono strafelice per i miei compagni, straordinari nel controllare la gara. Ho guadagnato un buon bottino di punti su Pogacar (ora ne ha 72 di vantaggio, ndr), ma è presto per cantar vittoria, ci sono ancora troppe tappe», è il suo pensiero.

Archiviato il capitolo velocisti, ecco le Alpi.

Oggi non si scherza: 5350 metri di dislivello, la più dura del Tour, con Glandon e Madeleine e l’arrivo sul col de la Loze, dove due anni fa Vingegaard fece vedere i sorci verdi allo sloveno che ieri ha comunque tagliato il traguardo delle 50 maglie gialle in carriera.

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