Una visita al cuore di Milano - il Duomo - per ricordarsi di badare meglio al proprio. È lidea, allinsegna della prevenzione, della Fondazione Irccs dellospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, con la scuola di specializzazione in Cardiologia dellUniversità degli Studi e il supporto dellassociazione onlus «Per il Policlinico» e degli istituti Pio Albergo Trivulzio, Martinitt e Stelline. Alla vigilia della «Giornata mondiale per il cuore», in programma oggi con consulti in 43 ospedali della Lombardia e controlli del colesterolo gratuiti ai giardini di Porta Venezia, sono stati quasi 500 i milanesi (tanti anche i turisti stranieri) che ieri mattina hanno voluto misurare la propria performance tra le guglie della cattedrale. Duecentouno gli scalini da percorrere dopo aver rilasciato allo staff medico dati minimi (età, peso, altezza e pratica sportiva comunque in forma anonima) e soprattutto dopo aver misurato la frequenza cardiaca a riposo, insieme al livello di ossigeno nel sangue. Indicatori infallibili del grado di allenamento del cuore, secondo i cardiologi, da controllare al termine della scalata, senza vincoli di tempo, al «tetto della città». Un test per conoscere il proprio stato di salute cardiovascolare, unito alla scoperta culturale e allebbrezza unica di toccare il cielo con un dito in cima alla «cava di marmo vestita da sposa».
«Per il quarto anno abbiamo effettuato uno screening sulla popolazione milanese - riferisce Fabio Magrini, direttore dellUnità operativa di medicina cardiovascolare del Policlinico -. Purtroppo, le ultime statistiche dicono che il 53 per cento di chi è salito lassù è andato oltre i parametri di sicurezza, cioè oltre il 75 per cento del numero massimo di battiti cardiaci». A trovarsi fuori allenamento, rivela Magrini, soprattutto le donne di età compresa tra 30 e 50 anni. Strano ma vero, spesso sono più in forma gli over 60. «È una questione di volontà a svolgere attività fisica: almeno due ore a settimana è la dose consigliata per allontanare i rischi di disturbi cardiovascolari. Lallenamento rallenta i battiti a riposo e aumenta il rendimento durante gli sforzi», ricorda il professore. A «proteggere il cuore dei milanesi» ci penserà anche lamministrazione, ha garantito lassessore alla Salute, Carla De Albertis, che ha patrocinato liniziativa e fatto da «testimonial» compiendo più volte il percorso. «Perché si inserisce a pieno titolo nella cultura della prevenzione che vogliamo diffondere.
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