Di criminali come John Dillinger non ce ne saranno più. Parola di Michael Mann, il regista di Nemico pubblico, nelle sale cinematograsfiche da venerdì in 350 copie distribuite da Universal Pictures. «È impossibile - racconta il regista in visita a Roma - che all'improvviso esca un gangster come lui. Non c'e più quel tipo di romanticismo, né il rispetto di donne bambini che c'era una volta. E poi oggi - continua - le rapine si fanno anche solo con la penna».
Nemico pubblico vede protagonista il belloccio Johnny Depp nei panni del gangster degli anni Trenta. «Una sfida che viene da lontano, l'idea risale agli anni Settanta - continua Mann -. Adoro fare i film d'epoca, anche per far capire al pubblico e comprendere io stesso cosa voleva dire essere vivi negli anni Trenta. Per fare questo, per far vivere ognuno in quel momento preciso bisogna però curare i dettagli. Volevo insomma riportare in vita questo personaggio e credo di esserci riuscito».
Il fascino del regista di Miami Vice per questo bandito della Grande Depressione è nato «anche quando, ho scoperto che Dillinger non avesse alcun senso del futuro, non avesse mai neppure pensato anche solo di poter fuggire in Brasile o in un altro paese». E c'è del fascino nel fatto, aggiunge, «che la sua vita è stata una stella che ha brillato per pochissimo tempo (è morto nel 1934 all'età di 31 anni). La cosa davvero incredibile - continua Mann - era la sua voglia di vita, il suo appetito vorace dopo essere uscito dalla galera dove era stato dieci anni». La sua saga, racconta ancora il regista «in fondo è durata solo nove settimane».
Nel cast anche l'ex Batman Christian Bale, nel ruolo dell'agente della neonata Fbi che da la caccia a Dillinger, e il premio Oscar Marion Cotillard, in quello della compagna del bandito.
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