Cinema

Il regista Michael Mann fa 80 anni: i 5 film per festeggiarlo

Michael Mann è un regista cult della settima arte: un uomo capace di raccontare personaggi oscuri e criminali, facendoli diventare i preferiti del pubblico. In occasione del suo 80° compleanno ecco una lista di pellicole da non perdere

Cinque film di Michael Mann per festeggiare i suoi 80 anni

Per tutti gli amanti del cinema Michael Mann è un regista che non ha bisogno di grandi presentazioni. Regista, sceneggiatore, produttore, quattro volte nominato ai Premi Oscar, Michael Mann è senza dubbio uno dei metteur en scene che dagli anni Ottanta a oggi ha dimostrato come il cinema possa essere innovativo, come a volti basti usare la fotografia e i colori in modo drammatico per creare un'architettura visiva. Nato il 5 febbraio 1943 a Chicago e prossimo a spegnere 80 candeline, Michael Mann ha debuttato come regista cinematografico nel 1981 con il film Strade Violente, incentrato su un ladro di gioielli interpretato da James Caan, che si troverà invischiato in un colpo più grande di lui, dalle conseguenze drammatiche. Già da questo primo lungometraggio si evince uno degli archetipi del cinema di Mann, ossia quello di scegliere come protagonisti dei criminali, donandogli però un'allure piena di fascino a cui è difficile resistere. Proprio in occassione dell'ottantesimo compleanno del regista di Miami Vice, ecco una breve lista di pellicole da vedere o riscoprire per conoscere meglio il genio di Michael Mann.

Micheal Mann: i film imperdibili

Nemico Pubblico - Public Enemies

Uscito al cinema nel 2009, Nemico Pubblico racconta la vera storia di John Dillinger, criminale affascinante perfettamente ritratto da Johnny Depp. Rapinatore di banca attivo già all'inizio degli anni Trenta, Dillinger diventa ben presto il criminale più ricercato d'America. Sulle sue tracce si mettee l'agente Melvis Purvis (Christian Bale), incaricato direttamente da J. Edgar Hoover (Billy Crudrup) di arrestare il criminale. Il film segue l'ascesa di Dillinger, il suo innamoramento con Billy Frechette (Marion Cotillard), ma anche la sua arroganza nel sentirsi intoccabile. La macchina da presa insiste molto sul volto e i sorrisi storti di Dillinger, al punto che a dispetto dei suoi crimini, il pubblico tende a parteggiare più per lui che per le forze dell'ordine.

Collateral

Presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Collateral torna a porre al centro del racconto un criminale. La storia, infatti, è quella di Max (Jamie Foxx), un comune tassista che accoglie come ultimo cliente della giornata il misterioso Vincent (Tom Cruise), che chiede di essere "trasportato" per tutta la notte. Max scopre ben presto che l'uomo è un sicario che ha il compito di uccidere cinque persone nel corso della notte. Cinque persone che sono in realtà cinque personaggi chiave in un processo contro il narcotraffico. Dopo aver capito di essere sequestrato e di rischiare di essere complice di un assassino, Max cerca in ogni modo di frenare Vincent, di convincerlo a smetterla con gli omicidi. Ma il killer dimostra un cinismo e un'intelligenza tale che persino lo spettatore si trova confuso, come se capisse il discorso di Max ma volesse credere a quello che dice Vincent. Collateral è un film action con una cromia che a volte vira verso il blu e le sue sfumature: uno dei colori che Michael Mann utilizza di più nella sua filmografia.

Alì

Come si può facilmente intuire dal titolo stesso del lungometraggio, Alì è un film biografico che racconta la storia Cassius Clay/Muhammed Alì. La macchina da presta di Michael Mann insiste su un periodo più o meno breve della vita dell'uomo: i dieci anni in cui la vita del pugile è stata un continuo divenire. Dalla vittoria del titolo contro Sonny Liston, passando per l'amicizia con Malcom X che lo portò a convertirsi all'islam e a cambiare nome, fino alle dispute con il governo per il suo rifiuto di partecipare alla guerra del Vietnam. Michael Mann racconta la vita incredibile di un uomo destinato a rimanere impresso nella Storia, lasciando intravedere qua e là delle sottili critiche a un sistema religioso che sembrava proteggere il fedele solo nel momento in cui riusciva a conquistare titoli e denaro. Alì è il film che ha inoltre permesso a Will Smith di allontanarsi dai soliti personaggi che era chiamato a interpretare, dimostrando di poter lavorare anche nel cinema drammatico. Per la sua interpretazione ottenne anche una nomination ai premi Oscar 2022.

Heat - La sfida

Senza dubbio il film più conosciuto e più amato di tutta la filmografia di Michael Mann Heat - La sfida è la trasposizione cinematografica del film per la tv Sei solo, agente Vincent, diretto dallo stesso Michael Mann nel 1989. La storia segue il detective Vincent (Al Pacino) mettersi alle calcagna di una banda di criminali che ha assaltato un furgone porta valori, dimostrando di avere delle capacità fuori dall'ordinario. Il capo della banda è Neil McCauley (Robert De Niro), che ha al suo attivo molti colpi più che redditizi e che non ha nessuna intenzione di smettere. Inizia così una vera e propria caccia al ladro che porterà i due protagonisti a confrontarsi in una vera e propria sfida.

L'ultimo dei Mohicani

Nel 1992 Michael Mann decide di portare sul grande schermo la trasposizione di L'ultimo dei Mohicani, romanzo di James Fenimore Cooper uscito nel 1826. La storia, ambientata nel 1757, riguarda due degli ultimi mohicani rimasti, Uncas (Eirc Schweig) e Nathan (Daniel Day-Lewis) che, dopo aver salvato le figlie di un generale britannico, finiscono per innamorarsi di loro. Allo stesso tempo, però, il viaggio per riportare le due donne a casa si trasforma in un pellegrinaggio da incubo attraverso le ex terre dei Mohicani, tutti quei luoghi che avevano chiamato casa e che gli sono stati strappati dalle dita.

Ma non c'è molto tempo per lasciarsi sopraffare dalla nostalgia perché c'è una guerra che incombe e che potrebbe cambiare il mondo una volta per tutte.

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