Cinema

Italiani agli Oscar: l'hair stylist Aldo Signoretti candidato con il film Elvis

È ormai sempre più vicina la notte degli Oscar, in cui ancora una volta l’Italia sarà presente. La categoria dedicata al “Miglior trucco e acconciatura” vede protagonista l’italiano Aldo Signoretti grazie al lavoro svolto per il film Elvis di Baz Luhrmann

Italiani agli Oscar: l'hair stylist Aldo Signoretti candidato con Elvis di Baz Luhrmann

Si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles, il prossimo 12 marzo, la notte degli Oscar, una delle cerimonie più attese dell’anno che, giunta alla sua 95esima edizione, premierà con la consegna delle statuette d’oro le star indiscusse nel mondo del cinema.

Quest’anno sono ventitré le categorie in gara e tra queste quella dedicata al “Miglior trucco e acconciatura” vede protagonista l’italiano Aldo Signoretti grazie al lavoro svolto per il film Elvis di Baz Luhrmann insieme a Mark Coulier e Jason Baird. Insieme ad Elvis, i film candidati per il "Make up & hair", sono Niente di nuovo sul fronte occidentale (con Heike Merker e Linda Eisenhamerová), Black Panther: Wakanda Forever (Camille Friend e Joel Harlow), The Batman (Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine) e The Whale (Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley).

Giunto alla sua quarta nomination, intervistato dall’Ansa, Signoretti ha dichiarato: “Non sarà una tragedia se non vinco, ci ho sperato tanto per ”Apocalypto" di Mel Gibson che secondo me era un film perfetto per il mio lavoro, e poi anche nel Divo di Paolo Sorrentino e nel Moulin Rouge di Luhrmann con cui ho un legame speciale".

Fondamentale in televisione come al cinema è certamente il lavoro sull’aspetto estetico degli attori che contribuisce a rendere maggiormente credibile il racconto e ciò emerge chiaramente dalle parole di Signoretti, che ha rivelato: "Sono andato a New York a incontrare Austin Butler con Baz e c'erano anche altri due attori di talento di cui non faccio i nomi. Mi sono portato qualche parrucca realizzata sull'immagine di Presley e le abbiamo provate agli interpreti, tutti bravi, di talento, capaci di ballare, cantare, muoversi. Ebbene solo su Austin calzavano a pennello, sembravano non maschere di carnevale. Io non ho avuto dubbi e anche grazie a quel provino Luhrmann ha scelto Butler".

Signoretti, ha frequentato i set cinematografici sin da quando era bambino, e già all’età di 28 anni, arrivò il suo primo incarico ad Hollywood, curando le acconciature di Nicole Kidman per il film Moulin Rouge che per uno strano caso aveva alla regia, lo stesso regista del film per cui quest’anno concorre per gli Oscar, Baz Luhrmann.

Il lavoro di acconciatore, racconta Signoretti all'Ansa, è "sartoriale, significa che ogni cosa è su misura, perfettamente pensata per la persona che hai sotto le mani. Ho 50 anni di carriera e posso dire che Luhrmann è un regista più che attento, direi ossessionato per la messa in scena che vuole perfetta, i capelli sono una sua fissa. Solo per quel provino mi sono portato dietro parrucche di vari tipi, a cominciare da una parrucca bionda perché così era Presley, poi nasi diversi, menti diversi per adattarli sul volto." Certamente nel mondo del cinema è fondamentale anche il lavoro di squadra, infatti Signoretti racconta: "Poi sul set ci siamo divisi i lavori, anche perché Coulier è un genio del prostetico, io ho lavorato su acconciature e trucco di Elvis e del colonnello Tom Parker con un irriconoscibile Tom Hanks trasformato anche grazie alla rasatura completa dei capelli cui l'ho sottoposto. Lo spettatore non sa quanti passaggi ci sono per questi attori al trucco ed è nostra abilità far si che non si vedano".

Signoretti, che contestualmente sta lavorando alla serie Sky Original diretta da Joe Wright sull’ascesa di Mussolini, M. Il figlio del secolo, ha spiegato che anche il look di Marinelli sarà stravolto per interpretare il personaggio di Benito Mussolini: "Ho rasato molto anche lui, un po' l'ho massacrato, ma da super professionista qual è non ha fatto un fiato e si è fidato. Del resto il cinema è un lavoro di team e tutti lavoriamo per fare qualcosa di eccellente, qui poi ci sono anche grandi scene di massa e look giusti per tutti, non dimentichiamo - dice con soddisfazione - come ho combinato Elio Germano per Ligabue o Mastroianni per Ginger e Fred, nessuno si ribella, anche loro sono alla ricerca del personaggio".

A Los Angeles, venerdì 10 marzo, Signoretti sarà tra i protagonisti di “Los Angeles - Italia”, evento che, dal 5 all'11 marzo, l'Istituto Italiano di Cultura, organizza in onore dei candidati italiani, alla presenza di Paolo Genovese, Sabrina Impacciatore, Andrea Pallaoro e Andrea Scarduzio.

Infatti, Signoretti non sarà l’unico italiano a rappresentare l’Italia: accanto a lui ci saranno Alice Rohrwacher che concorre con il suo corto “Le pupille” e Lorenzo Zurzolo, attore del film “EO” di Jerzy Skolimowski.

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