
A svettare nella 70esima edizione dei David di Donatello è il film Vermiglio di Maura Delpero. Le altre candidature erano Berlinguer - La grande ambizione di Andrea Segre, Il Tempo che ci vuole di Francesca Comencini, L'Arte della gioia di Valeria Golino e Parthenope di Paolo Sorrentino. Il film intenazionale votato dalla giuria è Anora di Sean Baker.
La cerimonia si è aperta con un omaggio di Mika al cinema italiano nel Teatro 5 di Cinecittà. Subito dopo, il cantante si è esibito sulle note di We are Golden (uno dei suoi più grandi successi) accompagnato dalla coreografia del corpo di ballo. Applausi riservati anche per l'altra conduttrice, Elena Sofia Ricci, che ha citato Bergoglio: "Celebriamo il cinema italiano per sognare nuove versioni del mondo, come Papa Francesco ha detto a noi artisti. Funziona nelle carceri e nelle scuole: il cinema con il suo linguaggio ha anche il potere di salvarci. Amiamolo e proteggiamolo". Di seguito sono riportati i nomi dei vincitori e i relativi premi che sono stati annunciati nel corso della serata.
Il premio come miglior attore non protagonista è andato a Francesco Di Leva, per Familia di Francesco Costabile. "Sapevo di vincere, l'ha sognato mia figlia Morena", ha affermato. E, rivolgendosi al regista, ha aggiunto: "Mi hai regalato un personaggio incredibile, questa storia ci insegna a capire come essere padri". Il riconoscimento l'ha dedicato - con la voce spezzata dall'emozione - all'amicizia, che "troppe volte si dà per scontata".
La miglior sceneggiatura originale spetta a Maura Delpero, per Vermiglio. "Penso che questo premio sia un bellissimo segnale di resistenza al rischio di omologazione del linguaggio. Quando ho pensato di scrivere Vermiglio, mi hanno chiesto se non fosse anacronistico un film sulla Seconda guerra mondiale: ho detto che la guerra purtroppo è un tema sempre attuale", ha dichiarato. Delpero ha inoltre ricevuto il riconoscimento per la categoria migliore regia: per la prima volta il premio va a una donna.
Invece Valeria Bruni Tedeschi ha incassato il premio per la miglior attrice non protagonista per il film L'arte della gioia di Valeria Golino: "Credo di essere stata premiata per il coraggio di interpretare un personaggio più vecchio di me". A consegnare il riconoscimento è stato Beppe Fiorello.
Mara Venier ha consegnato il David dello Spettatore a Ferzan Ozpetek per Diamanti. Il regista turco nel suo discorso ha ringraziato tutto il cast del suo film, il suo compagno Simone e Mina. "Ringrazio i miei attori e le mie attrici che sono i miei diamanti", ha aggiunto. Invece Giuseppe Tornatore ha ricevuto il premio speciale Cinecittà David 70, consegnato dall'attrice Monica Bellucci, diretta dal regista in Malena.
Il David per la migliore scenografia è andato a Tonino Zera per Le Déluge di Gianluca Jodice; a Carlotta Desmann e a Maria Grazia Schirripa per l'arredamento.
Il David Speciale è stato conferito a Timotheè Chalamet, l'attore americano con cittadinanza francese che ha citato Francesco Totti e ha fatto sapere di essersi ispirato a De Sica, Fellini, a Ladri di bicilette: "Mi sento umile di fronte a questo premio, per me è un onore incredibile riceverlo in Italia, un Paese la cui cinematografia mi ha dato molto. Sento una connessione profonda con questo Paese e sono grato alla comunità cinematografica italiana".
Il premio per la migliore sceneggiatura non originale è stato vinto dagli autori de L'arte della gioia, per il film tratto dal romanzo postumo di Goliarda Sapiena. La sceneggiatura porta la firma di Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Stefano Sardo, Luca Infascelli. "Abbiamo lavorato per quasi 3 anni per riuscire a domare il libro di Goliarda Sapienza, che ringrazio perché ci ha dato la possibilità di fare questo film", ha detto Golino nel ricevere la statuetta.
A Pupi Avati, maestro del cinema italiano, è andato il David alla Carriera. Che ha lanciato un appello politico: "La cosa più bella sarebbe se Schlein telefona a Meloni e le dice: 'Giorgia, ci vediamo mezz'ora con Giorgetti e parliamo di cinema italiano'. Non pensate che sarebbe auspicabile?".
Il premio per i migliori costumi spetta a Massimo Cantini Parrini per il film Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice.
A incassare il miglior esordio alla regia è stata Margherita Vicario per Gloria!. Il premio è stato consegnato da Mario Martone, il regista in lizza con il suo film Fuori a Cannes e dal 22 maggio nelle sale. Vicario - che ha fatto una dedica alla compianta musicista Valentina Del Re - ha colto l'occasione per un messaggio alla politica: "A tutti i nostri politici dico di investire miliardi in arte e cultura e un po' meno nelle armi".
Il premio David Giovani è stato vinto da Napoli-New York di Gabriele Salvatores. "È bello che questo film scritto da Fellini e Pinelli sia premiato nello studio 5 di Cinecittà, dove girava Fellini", sono state le parole pronunciate da Pierfrancesco Favino nel ricevere la statuetta.
A Tecla Insolia è stato conferito il premio per la migliore attrice protagonista per L'arte della Gioia di Valeria Golino: "Valeria, sono diventata qualcosa che non sarei potuta essere se non fosse stato per te. Sei la regista dei sogni di ogni attrice e ogni attore". Invece il riconoscimento come miglior attore protagonista è andato a Elio Germano per Berlinguer - La grande ambizione.
Come miglior autore della fotografia è stato premiato Mikhail Krichman per Vermiglio di Maura Delpero.
Il premio miglior montaggio è andato a Jacopo Quadri per Berlinguer - La grande ambizione di Andrea Segre.
A incassare il riconoscimento per il miglior cortometraggio è stato Domenica sera di Matteo Tortone.
Come miglior canzone originale è stata scelta Margherita Vicario con Aria per Gloria!. A firmare sono anche Edwyn Roberts, Davide Pavanello, Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio.
Il premio miglior documentario è stato conferito a Lirica ucraina di Francesca Mannocchi: "Bisogna restare arrabbiati e vivi di fronte al dolore degli altri; alle resistenze di chi sopravvive, perché è più faticoso sopravvivere che morire in guerra; ai 20mila bambini della Striscia di Gaza e a tutti quelli che continuano a morire mentre noi siamo qui a festeggiare questo premio".
Tra i candidati come miglior compositore hanno vinto Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!.
Quanto al miglior trucco, a trionfare sono state Alessandra Vita e Valentina Visintin per Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta. Invece la miglior acconciatura è andata ad Aldo Signoretti e a Domingo Santoro, sempre per Le Déluge.
A ricevere il premio per il miglior suono è stato Vermiglio. Presa diretta: Dana Farzanehpour. Montaggio del suono: Hervé Guyader. Creazione suoni: Hervé Guyader. Mix: Emmanuel de Boissieu. Per i migliori effetti visivi è stato premiato Victor Perez per Napoli-New York.
Stefania Rodà e Maurilio Mangano si sono aggiudicati il riconoscimento come miglior casting per Vermiglio.
Invece il premio come miglior produttore è andato a Vermiglio (Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema - in collaborazione con Charades e Versus).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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