
Si è conclusa la 82a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia che, dopo dieci giorni di proiezioni e anteprime mondiali, ha avuto modo di coronare i film migliori, lungometraggi che con buona probabilità rivedremo anche nell'imminente stagione dei premi, che culminerà poi con i Premi Oscar. Sotto la direzione artistica di Alberto Barbera, l'ottantaduesima edizione del Festival di Venezia ha saputo alternare un cinema più chiaramente d'autore a grandi produzioni che sono state presentate sotto l'egida di un colosso come Netflix. La giuria internazionale della Selezione Ufficiale, guidata dal regista Alexander Payne ha avuto dunque la possibilità di visionare tante sfumature di cinema, scegliendo poi le migliori pellicole tra quelle presentate al Lido. Dopo una lunghissima cerimonia di premiazione, che ha incluso anche un'esibizione di Nino D'Angelo, il Leone d'Oro è stato consegnato a Father, Mother, Sister, Brother di Jim Jarmush, che al Lido ha portato un cast d'eccezione, guidato dalla splendida Cate Blanchett, per un film episodico incentrato sulle tante contraddizioni della "famiglia" e un'indagine sui silenzi che spesso si annidano proprio in seno a un nucleo familiare. Il regista ha dichiarato di non volere che il suo film sia distribuito in Israele.
Luna Wedler ha vinto il premio Marcello Mastroianni dedicato agli attori emergenti. La Wedler era tra le protagoniste del film Silent Friend, diretto da Ildikó Enyedi, mentre la Coppa Volpi alla Migliore Interpretazione femminile di Venezia 82 è andata all'attrice cinese Xin Zhilei per il film The sun rises on us all. Nel ritirare il premio, l'attrice ha ammesso di non riuscire a credere alla sua vittoria e di sentirsi come se fosse all'interno di un sogno. Un sogno che aveva espresso anni fa, quando aveva sognato di calcare uno dei palcoscenici più importanti e prestigiosi al mondo. Nessuna sorpresa, invece, per la Coppa Volpi per il migliore attore. Sin dalla giornata d'apertura, con la presentazione del film La grazia di Paolo Sorrentino è apparso evidente che Toni Servillo avrebbe vinto per la sua interpretazione di un presidente alla fine del suo mandato, diviso tra una nuova legge sull'eutanasia e la possibilità di concedere la grazia a uno tra due persone condannate per omicidio. "Consentitemi, a nome di un sentimento che tutto il cinema italiano prova, di esprimere ammirazione per coloro che hanno deciso di mettersi in mare con coraggio, di raggiungere la Palestina e di portare un segno di umanità in una terra dove quotidianamente e in maniera crudele la dignità umana è vilipesa", ha dichiarato l'attore.
Il premio alla miglior sceneggiatura è andato al film À pied d'œuvre, scritto dalla regista Valérie Donzelli insieme a Gilles Marchand e incentrato su uno scrittore che, per salvaguardare la sua libertà di scrivere, finisce con l'offrirsi come tuttofare su un sito che gioca al ribasso sui lavori manuali, in un'umanità sempre più fredda e scostante. Il Premio Speciale della Giuria è andato di nuovo all'Italia con Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, che dodici anni fa aveva vinto il Leone d'Oro con il suo documentario Sacro Gra. Per quanto riguarda il Leone d'Argento alla Migliore Regia, il premio è stato consegnato a Benny Safdie per il film The Smashing Machine, pellicola che racconta la vera storia del lottatore MMA Mark Kerr e che di fatto segna il debutto al cinema drammatico di Dwayne "The Rock" Johnson, che molto probabilmente verrà canditato anche ai Premi Oscar. Il Gran Premio della regia, invece, è andato a The Voice of Hind Rajab, pellicola diretta da Kaouther ben Hania che racconta gli ultimi istanti di vita della seienne Hind Rajab, morta a Gaza nel gennaio del 2024, senza che i soccorsi potessero fare nulla per salvarle la vita. La scelta della regista di utilizzare i veri audio di Hind Rajab con i volontari della Mezzaluna Rossa, ha colpito la critica presente al Lido e gran parte del pubblico, come dimostrano i venti e più minuti di applausi ricevuti durante la prima ufficiale in Sala Grande. La pellicola, inoltre, ha trovato a Hollywood produttori di prestigio come Joaquin Phoenix e Brad Pitt.
Il Leone del Futuro, premio Luigi de Laurentis, dedicato alla migliore opera prima presentata al Festival di Venezia è stato consegnato, da Maria Venier, a Short Summer, presentato nella sezione Biennale College. Durante la cerimonia di premiazione condotta da Emanuela Fanelli è stato ricordato anche Giorgio Armani, stilista recentemente scomparso, a cui è intitolato il premio del pubblico Armani Beauty, che quest'anno è andato a Calle Malaga diretto da Maryam Touzani. L'Italia, infine, ha trionfato anche nella sezione Orizzonti, dove l'attrice Benedetta Porcaroli ha ritirato il premio alla Migliore Interpretazione femminile per il film Il rapimento di Arabella, diretto da Carolina Cavalli.
Nel ricevere l'ambito premio, l'attrice lo ha dedicato a "i miei colleghi che sono sulla Global Sumud Flotilla che ci ricordano che non è tutto finito e che c'è un motivo valido per alzarsi la mattina che si chiama umanità". Giacomo Covi, invece, ha ritirato il premio alla Migliore interpretazione maschile per il suo ruolo nel film Un anno di scuola di Laura Samani.