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Jurassic World - Il regno distrutto, perché scoppiò la bufera contro la figlia di Ron Howard

Ecco quali sono state le (assurde) polemiche che ha dovuto affrontare Bryce Dallas Howard durante la lavorazione di Jurassic World

Jurassic World - Il regno distrutto, perché scoppiò la bufera contro la figlia di Ron Howard

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Era il 1993 quando Steven Spielberg portò sul grande schermo Jurassic Park, lungometraggio che poi sarebbe diventato il primo capitolo di una saga cinematografica espansa, che è tornata al cinema con una nuova trilogia nel 2015. Trilogia di cui Jurassic World - Il regno distrutto - che va in onda stasera alle 21.16 su Italia Uno - rappresenta il secondo capitolo, che segue Jurassic World. Uscito nel 2018 e diretto da Juan Antonio Bayona, Il regno distrutto ritrova la coppia di protagonisti formata da Chris Pratt e Bryce Dallas Howard: quest'ultima ha anche dovuto scontrarsi con alcune sciocche polemiche perpetrate dai fan.

Jurassic World - Il regno distrutto, la trama

Sono passati tre anni dagli eventi del primo Jurassic World: il parco a tema è stato distrutto, a riprova ancora una volta che l'uomo non è fatto per sfidare la natura e cercare di modificarne l'ordine. L'Indominus Rex, il dinosauro ibrido creato per aumentare l'attrattiva del parco, ha distrutto qualsiasi cosa, tanto che Isla Nublar ora risulta disabitata dalla razza umana: il lembo di terra, infatti, è dominio dei dinosauri superstiti alla strage. Tuttavia ben presto si diffonde la notizia che il vulcano dell'isola non solo si è risvegliato, ma si sta preparando a un'eruzione di dimensioni catastrofiche, che uccidere tutti i dinosauri che vivono nella giungla. Per questo Owen (Chris Pratt) e Claire (Bryce Dallas Howard) decidono di correre il pericolo di tornaer sull'isola per salvare la vita ai dinosauri. I due, però, scopriranno che è in atto una sorta di cospirazione che potrebbe mettere in pericolo il mondo intero. Nel film torna anche l'attore Jeff Goldblum nei panni del professore già co-protagonista del primissimo lungometraggio.

Le polemiche contro Bryce Dallas Howard

Come si legge su Coming Soon, il franchise di Jurassic Park, che sembrava concluso dopo il deludente Jurassic Park III, tornò a vivere proprio grazie a Jurassic World che a fronte di un budget di 150 milioni di dollari riuscì a ottenere un incasso da capogiro che superò il miliardo di dollari a livello internazionale e globale. Questo fece sì che intorno a Jurassic World - Il regno distrutto ci fosse molta attenzione e molta curiosità: se il film del 2015 era riuscito a riportare al cinema milioni di spettatori interessati a un parco a tema legato ai dinosauri, il secondo aveva il compito di confermare questo successo e di portarlo avanti. Un'operazione cinematografica che ha portato la sua protagonista a dover affrontare anche alcune polemiche che l'hanno contrapposta a quel genere di spettatore che è abituato a trovare il pelo nell'uovo, in una società che è sempre meno abituata a guardare il quadro d'insieme.

Una delle prime polemiche che ha dovuto affrontare la figlia del regista Ron Howard è anche la più assurda. Dopo l'uscita del primo film, infatti, Bryce Dallas Howard è stata attaccata da alcuni spettatori per la scelta di far apparire Claire sempre in ordine anche durante le scene di fuga e, soprattutto, sempre con tacchi alti ai piedi. Memore della violenza verbale subita proprio per questo dettaglio pressoché inutile, in occasione dell'uscita di Jurassic World - Il regno distrutto Bryce Dallas Howard è tornata sull'argomento e, come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, ha voluto sottolineare che in questo secondo film indossa scarponcini bassi, decisamente più adatti alle scene d'azione di cui era protagonista. Inoltre l'attrice nel primo film era stata presa in giro anche per il suo taglio di capelli, con i fan che la paragonavano al personaggio principale del cartone animato Dora l'esploratrice.

Anche in questo caso la produzione aveva ascoltato le prese in giro e in Jurassic World - Il regno distrutto Claire ha un taglio di capelli più "consono." Oltre a questo, inoltre, l'attrice ha anche dovuto subire del body shaming a causa del suo corpo e del suo peso, al punto che, come scrive Indiewire, le venne chiesto anche di perdere del peso per poter partecipare alla trilogia. Recentemente l'attrice si è di nuovo aperta su questo argomento e ha parlato con InStyle affermando che ora non è più disposta ad accettare che la forma del suo corpo venga discussa durante le audizioni. Anzi, quando risponde a una proposta, l'attrice parla chiaro, asserendo: "Se volete assumere me, è fantastico.

Ma se volete assumere una me con dieci o venti chili in meno, allora volete un'altra attrice, perché quella non sono io."

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