
"Il film è sempre visionario, gli attori bravissimi, ma dal punto di vista filmico, La Grazia sarebbe stato più incisivo con mezz'ora in meno". Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura (Fdi), presente a Venezia in rappresentanza delle istituzione alla mostra del Cinema, "stronca" il film del momento, ma poi ammette: "Sorrentino è sempre Sorrentino, con grande rispetto".
Ma l'esponente di Fratelli d'Italia, intervistato dal Corriere della Sera, anche parlando dell'eutanasia, non le manda a dire: "Con una battuta dico che sto col cavallo (nel film era agonizzante, ndr), sto col personaggio del presidente della Repubblica che sceglie comunque di far morire naturalmente il cavallo". E, poi, rivela: "Chi mi conosce sa che io ho avuto un'esperienza molto dura, sono stato per una notte in coma farmacologico, senza sapere se fosse temporaneo o permanente, cosciente, sentivo tutto quello che mi accadeva intorno, ma non sapevo quanto sarei rimasto in quella condizione". Un'esperienza che ha portato Sorrentino a riflettere perché si trattava di "una situazione disperante". Mollicone ritiene che una riflessione "forse va fatta" per tutti i malati che sono in stato vegetativo da anni, "ma per il resto - ha spiegato - sostengo ovviamente il testo di legge della maggioranza e del governo perché penso che comunque, purtroppo, lo dico anche da credente, anche il dolore faccia parte della vita". E, infine, ha sentenziato: "Sono contro l'eutanasia, per sintetizzare".
Non poteva mancare un commento sulle polemiche relative alla Palestina: "Il cinema è il linguaggio di libertà, per cui è giusto che attraverso l'opera cinematografica e artistica si susciti dibattito, anche su temi attuali e controversi, però non va fatto al di fuori di questo contesto, cioè si deve discutere con i film su Gaza", ha detto Mollicone.