È morto William Friedkin, regista de "L'esorcista"

Il cineasta di Chicago si è spento all'età di 87 anni. Premio Oscar per "Il braccio violento della legge", è stato premiato nel 2013 con il Leone d'oro alla carriera alla Mostra di Venezia

È morto William Friedkin, regista de "L'esorcista"
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Lutto nel mondo del cinema: il regista William Friedkin è morto lunedì a Los Angeles. Come riportato da Variety, la sua morte è stata confermata dal rettore della Chapman University Stephen Galloway, amico della moglie del cineasta, Sherry Lansing. Atteso a inizio settembre alla Mostra di Venezia per presentare - fuori concorso - il suo ultimo film, "The Caine Mutiny Court-Martial", il regista si è spento all'età di 87 anni.

Punto di riferimento della Nuova Hollywood, Friedkin ha scritto pagine importanti del cinema statunitense tra gli anni Settanta e gli anni Settanta insieme a colleghi come Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola e Hal Ashby. Registi audaci, pronti a tutto per lasciare il segno. In particolare, il cineasta nato a Chicago ha combinato la sua esperienza televisiva con uno stile di montaggio all'avanguardia, innovando il poliziesco e l'horror.

La carriera di Friedkin è iniziata negli anni Sessanta grazie alla stazione televisiva WGN, passando nel giro di pochi anni dall'ufficio corrispondenza - lavorava come fattorino - alla produzione e infine alla regia. Nel 1962 il primo film, il documentario "The People vs Paul Crump", su un uomo di colore condannato a morte. Il primo lungometraggio di finzione risale al 1967, "Good Times", seguito da "Quella notte inventarono lo spogliarello", "Quella notte inventarono lo spogliarello" e "Festa per il compleanno del caro amico Harold". Poi il successo.

Friedkin nel 1971 ha diretto "Il braccio violento della legge", conosciuto anche con il titolo internazionale "The French Connection", premiato con 5 premi Oscar (tra cui quello alla miglior regia) e tre Golden Globe. Con il passare degli anni è diventato un cult del genere poliziesco. Subito dopo, un altro film che ha tracciato un solco: "L'esorcista" del 1973, tratto dall'omonimo romanzo di William Peter Blatty. Un thriller fortemente stilizzato, metro di paragone per ogni film horror negli ultimi cinquant'anni.

Friedkin ha poi realizzato una serie di film meno fortunati ma di grande qualità, come "Vivere e morire a Los Angeles" del 1985. Il regista si è successivamente diviso tra piccolo e grande schermo, raccogliendo ottimi riscontri per il documentario "Howard Hawks: American Artist".

Negli ultimi anni ha realizzato "Killer Joe" nel 2011 e il documentario "The Devil and Father Amorth", dedicato al celebre esorcista scomparso nel 2016. Come anticipato, il suo ultimo film - "The Caine Mutiny Court-Martial" - sarà presentato tra meno di un mese alla Mostra di Venezia.

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