Cinema

A piedi nudi nel parco, perché Robert Redford ha quasi rifiutato il ruolo

A piedi nudi nel parco è una pellicola diventata ormai un cult: ma all'origine rischiava di essere molto diversa dal prodotto finito, dal momento che Robert Redford non era felice di accettare il ruolo da protagonista

A piedi nudi nel parco, perché Robert Redford ha quasi rifiutato il ruolo

A piedi nudi nel parco è il film del 1967 diretto da Gene Saks, al suo debutto dietro la macchina da presa, che va in onda questa sera alle 20.55 sul canale TV2000. La pellicola è l'adattamento cinematografico dell'omonima pièce teatrale di Neil Simon andata in scena a Broadway.

A piedi nudi nel parco, la trama

Corie (Jane Fonda) è una giovane donna che vive a New York e che è piena di voglia di vivere. La donna si è appena sposata con Paul (Robert Redford), un avvocato che alla bellezza estetica controbilancia un atteggiamento e un carattere tanto serio quanto prevedibile. Dopo la luna di miele i due si trasferiscono al Greenwich Village, dove Corie conosce il vicino Victor Velasco (Charles Boyer) che la donna pensa possa essere un potenziale spasimante per sua madre Ethel (Mildred Natwick). Corie decide allora di organizzare una cena a quattro nella speranza che sua madre possa trovare in Victor un antidoto alla sua solitudine e alla mancanza d'amore che caratterizza la sua vita. Ma le cose non vanno come previsto e di ritorno dalla cena Corie e Paul litigano così furiosamente che la donna dichiara di volere il divorzio. Intanto Ethel sembra essere scomparsa: che abbia davvero passato la notte con Victor?

La decisione di Robert Redford

A piedi nudi nel parco è uno di quei film che hanno fatto la storia del cinema: una pellicola che ha finito col diventare un vero e proprio classico, che molto spesso viene recuperato anche dalle generazioni passate. Inoltre, secondo IMDB, la pellicola è tra le preferite della protagonista Jane Fonda che, in un tweet, avrebbe scritto: "È un peccato non avere Neil Simon per fare un sequel su questi personaggi... quarant'anni dopo". Ma la pellicola di Gene Saks ha avuto anche il merito di salvare la carriera di Robert Redford, aiutandolo a proseguire una carriera che lo avrebbe poi trasformato in uno dei volti più carismatici e conosciuti della settima arte. Robert Redford, infatti, veniva da tre fallimenti al box office che aveva minato la sua sicurezza.

I suoi tre precedenti film - Lo strano mondo di Daisy Closer (1965), La caccia (1966) e Questa ragazza è di tutti (1966) - erano stati accolti piuttosto freddamente e questo aveva portato l'attore a sentirsi frustrato e demoralizzato. Stava soppensando dunque l'idea di abbandonare il sogno di diventare un attore e decise di prendersi un anno sabbatico da Hollywood. Un anno che passò viaggiando per la Grecia. Inoltre, sempre secondo IMDB, Robert Redford non sembrava interessato a interpretare il ruolo del protagonista in A piedi nudi nel parco. L'attore aveva già interpretato Paul nella produzione a Broadway e non apprezzava molto l'idea di ripetere se stesso, di fare lo stesso personaggio sebbene per due media diversi. Oltretutto l'attore pensava che esistesse una sorta di regola non scritta secondo cui Hollywood non offriva una parte allo stesso attore che l'aveva già interpretata in una qualche produzione di Broadway. Il primo istinto di Robert Redford, dunque, fu quella di rinunciare e continuare a viaggiare in Grecia.

Fu solo quando lo studio Paramount lo minacciò di una denuncia per essere venuto meno ad alcuni obblighi contrattuali non meglio specificati che Robert Redford tornò a casa e accettò di girare il film diventato poi un cult.

Commenti