Cinema

Rocky IV, i litigi tra Dolph Lundgren e Carl Weathers sul set con Stallone

Rocky IV è uno dei film più iconici della saga dedicata al noto pugile interpretato da Stallone che ha dovuto fare da mediatore nelle tensioni tra Carl Weathers e Dolph Lundgren

Rocky IV, i litigi tra Dolph Lundgren e Carl Weathers sul set con Stallone

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Rocky IV - lungometraggio che va in onda questa sera alle 21.25 su Rete 4 - è forse uno dei film più iconici dedicati allo "stallone italiano" dopo il primo capitolo. Una fama che, senza dubbio, è legata anche al personaggio di Ivan Drago e alla sua intramontabile battuta: "Ti spiezzo in due." Uscito in sala nel 1985 per la regia di Sylvester Stallone, Rocky IV è anche il film che è andato incontro a una lavorazione tutt'altro che serena.

Rocky IV, la trama

Apollo Creed (Carl Weathers) è ormai un pugile "in pensione", che non sale su un ring da molto tempo. Questo, però, non gli impedisce di provocare e accettare la sfida di Ivan Drago (Dolph Lundgren), campione dei pesi massimi in Unione Sovietica. Lo scontro, però, si trasforma ben presto in una tragedia. A causa della sua mancanza di allenamento e della forza del suo avversario Apollo finisce col perdere la vita sul ring. Rocky (Sylvester Stallone), devastato tanto dal dolore quanto dai sensi di colpa, accetta di sfidare Drago a Mosca, a Natale. Vendicare uno dei suoi migliori amici e dimostrare a Ivan Drago che i pugili statunitensi non hanno nulla da invidiare a quelli sovietici saranno le motivazioni che spingeranno Rocky ad allenarsi come non aveva mai fatto prima di allora.

Tutte le tensioni sul set

Per gli amanti della saga di Rocky il quarto capitolo rappresenta una sorta di punto di svolta: Rocky ha avuto la sua carriera, la sua famiglia. Ha superato la sua "dipendenza" dalla fama e sembra quasi un eroe pronto al ritiro. Tuttavia la scelta sconsiderata di Apollo Creed di sfidare qualcuno al di là delle sue capacità obbliga il pugile italo-americano a scendere di nuovo sul ring. Stavolta, però, a muoverlo c'è prima di tutto una motivazione personale e intima. La boxe, in Rocky IV, diventa una valvola di sfogo, ma anche un modo per cercare di affrontare il dolore ed elaborare il lutto. Per Sylvester Stallone era importante riuscire a trasmettere tutte queste sensazioni ed era altresì fondamentale che lo spettatore avvertisse la verosimiglianza degli eventi portati in scena. Per questo, ad esempio, voleva che lui e Dolph Lundgren si scontrassero sul serio, corpo a corpo, senza uso di stunt o controfigure. Una scelta che è quasi costata la vita allo stesso Stallone, che ha rischiato di morire a seguito di un pugno potente e ben assestato del suo collega. Ma le condizioni di salute del regista e protagonista non sono stati gli unici problemi che Sylvester Stallone ha dovuto affrontare mentre dirigeva il film.

Rocky IV, infatti, ha dovuto interfacciarsi anche con la forte tensione che esisteva tra Dolph Lundgren e Carl Weathers. All'inizio della pellicola i due pugili si scontrano in un match che sarà poi il motore della storia vera e propria. Stando a quanto riportato dal sito dell'Internet Movie Data Base lo scontro tra i due personaggi non era molto diverso da quello tra i due attori, che non riuscirono mai ad andare d'accordo sul set e durante le riprese. Secondo le indiscrezioni, infatti, Carl Weathers non apprezzò affatto l'aggressività del collega, che era riuscito a spedirlo in un angolo del ring con una forza ritenuta non necessaria. L'interprete di Apollo Creed, allora, perse letteralmente le staffe, cominciò a imprecare e poco dopo minacciò di chiamare il suo agente e di rescindere il contratto che lo legava alla saga di Rocky. Le riprese, a quel punto, si sarebbero fermate per quattro giorni, vale a dire per il tempo necessario a Stallone a convincere i due a riconciliarsi per permettere al lungometraggio di procedere. Lundgren avrebbe dovuto in qualche modo arginare la sua aggressività, mentre Carl Weathers accettò di continuare a lavorare nei panni di Apollo Creed. In un'intervista riportata da Fandom Wire, è lo stesso Dolph Lundgren a dare seguito alle voci inerenti una certa "faida sul set", asserendo: "Mi piace Carl. Ma io mi sono allenato con Sly per cinque mesi prima del film. Perciò lo conoscevo molto bene. E io ero un lottatore, un campione europeo di karate e penso che quando Carl si è presentato ha pensato: 'Devo combattere contro questo tizio?'" In altre parole, dunque, Dolph Lundgren era convinto che il suo collega fosse "un po' spaventato dal sottoscritto". Tuttavia la storia della rivalità tra i due attori è stata smentita da un'intervista rilasciata da Carl Weathers al British GQ, che ha spiegato come tutto sia stato "montato" dalla stampa e che questo ha rappresentato una bella spinta per il film che ha potuto fare affidamento su una specie di pubblicità gratuita. L'attore ha specificato al suo intervistatore: "Abbiamo lavorato molto bene insieme e, da allora, ho visto Dolph molte volte.

È tanto generoso oggi quanto lo era allora."

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