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"Insulti no vax? Fuori tempo". Solidarietà di Smaila all'amico Jerry Calà

Anche lo showman veronese ha voluto portare la propria solidarietà all'amico e collega storico dopo le critiche per il vaccino sui social network

"Insulti no vax? Fuori tempo". Solidarietà di Umberto Smaila all'amico Jerry Calà

Anche Umberto Smaila ha voluto esprimere nelle scorse ore la propria solidarietà nei confronti dell'amico Jerry Calà, colpito da infarto venerdì notte e sommerso sui social network da messaggi che facevano risalire la causa del suo malore al vaccino anti-Covid di cui l'attore è sempre stato un fervente sostenitore.

Il malore

Jerry Calà si trovava nella città di Napoli per lavorare al suo ultimo film, un progetto del quale dovrebbe far parte proprio lo stesso Umberto Smaila, collega di vecchia data. I due, infatti, facevano parte de "I Gatti di Vicolo Miracoli", gruppo cabarettistico e musicale fondato a Verona nel 1971 e attivo fino al 1985 (anche se Calà abbandonò il progetto azitempo nel 1981).

L'ex conduttore di "Colpo Grosso" ha scherzato sul fatto che l'amico ancora non gli abbia fornito troppe informazioni circa la sua parte in "Chi ha rapito Jerry Calà?". "Mi tiene all'oscuro del mio ruolo, come faceva Kubrick in 'Full metal jacket', e io attendo con pazienza", ha ironizzato infatti Smaila, come riferito da Il Corriere. Ironia che viene estesa anche alla considerazione delle condizioni fisiche dei due amici, non più brillanti come un tempo: "Considerando che io mi sono rotto la spalla un mese fa, mi hanno messo una protesi e sto ancora camminando col bastone, anche se sono in piena riabilitazione, direi che io e Jerry siamo pronti per girare il prossimo film dal titolo 'I sopravvissuti'", ha aggiunto scherzando lo showman veronese.

La solidarietà all'amico

Nel ribadire ancora una volta la propria convinzione circa la scelta di vaccinarsi, Smaila è intervenuto in difesa di Jerry Calà, che nelle scorse ore ha voluto rispondere a chi, sui social network, attribuiva l'infarto a una conseguenza dell'inoculazione. "Mi hanno avvertito di commenti ignobili su quello che mi è successo e infatti non li leggo proprio", aveva replicato infatti l'attore di origini catanesi.

"Meglio non curarsene", ribadisce Smaila al telefono. "Certi commenti mi sembrano proprio fuori tempo massimo, ma ormai sappiamo com'è il mondo dei social, sappiamo giudicarlo nel bene e nel male". "Criticano Jerry perché si è vaccinato? E invece meno male che l’ha fatto. Io, come lui, e come le persone dotate di senno, l’abbiamo fatto e quindi sono felice", conclude l'ex conduttore di Colpo Grosso.

Calà e il vaccino

Jerry Calà era stato fin da subito un convinto sostenitore dei vaccini anti-Covid, tanto da divulgare anche le immagini in cui riceveva il siero. "Finalmente posso dirlo, sono maggiorenne e vaccinato. L'avevo annunciato: non vedevo l'ora di farlo. Adesso possiamo ricominciare a vivere", aveva commentato l'attore dopo aver ricevuto nel 2021 la seconda dose nell'hub di Lonato.

"Aspettando il green pass, questo è un buon inizio", aveva aggiunto.

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