Stasera in tv torna Sapore di mare: perché continua ad essere il film dell'estate italiana?

Alla scoperta degli ingredienti segreti che hanno reso Sapore di mare un classico dell'estate da rivedere ogni anno

Stasera in tv torna Sapore di mare: perché continua ad essere il film dell'estate italiana?
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Ci sono film che non possono prescindere dai palinsesti estivi: lungometraggi che sanno rimandare le sensazioni del periodo estivo, la magia delle lunghe e torride giornate della stagione più calda. Tra questi, senza dubbio, c'è anche Sapore di mare, il film del 1983 diretto da Carlo Vanzina e diventato simbolo dell'estate italiana, al punto da venir riproposto ogni anno sul piccolo schermo. Scritto insieme al fratello Enrico Vanzina, Sapore di mare torna stasera in tv: l'appuntamento è alle 21.28 su Rete 4. Il film, che è tornato al cinema nel 2024 nella sua versione restaurata, ha vinto anche un David di Donatello e un Nastro d'Argento, entrambi andati alla splendida Virna Lisi come Miglior attrice non protagonista.

Di cosa parla Sapore di mare

Ambientato durante un'estate degli anni Sessanta (il film inizia nel 1964), nella cornice di Forte dei Marmi, in Toscana, Sapore di mare racconta la storia di una piccola comitiva estiva che, proprio nei mesi più caldi dell'anno, affronterà delusioni amorose, nuovi incontri e paure per il futuro, sullo sfondo di giochi estivi e falò sulla spiaggia, pronti a trasformarsi in ricordi indelebili. Ci sono i fratelli Luca e Felicino (Jerry Calà e Christian De Sica), c'è Gianni (Gianni Ansaldi), fidanzato con Selvaggia (Isabella Ferrari) ma pronto a perdere la testa per Adriana (Virna Lisi), un'amica dei suoi genitori. Paolo (Angelo Cannavaccioulo) e Marina (Marina Suma) sono due fratelli che calcano per la prima volta le spiagge toscane e che finiranno a loro volta con l'entrare nella giostra dell'estate.

Un classico dell'estate

Sapore di mare è uno di quei film che si possono definire leggeri. Non è un film con pretese artistiche, né una pellicola che mira a ottenere chissà quale riconoscimento al merito. E forse il suo ingrediente segreto è proprio questo: parla con onestà al pubblico, non sale in cattedra per cercare di costruire un trattato sull'estate o sull'evanescenza dei sentimenti che la stagione porta con sé. Si tratta, al contrario, di un vero e puro divertissement, uno spaccato delle vite di personaggi che stanno ancora cercando se stessi, che si perdono lungo il profilo delle spiagge toscane e le cui avventure sono accompagnate dalle note dei grandi successi della musica italiana degli anni Sessanta, da Abbronzatissima di Edoardo Vianello a Una Rotonda sul mare di Fred Bongusto. Sulle note delle canzoni di Mina o di Riccardo Cocciante, i fratelli Vanzina cercano di immortalare un momento preciso della vita di ognuno di noi: quel frammento di tempo in cui tutto è ancora possibile, in cui le preoccupazioni e le ansie quotidiane non hanno ancora preso il sopravvento. E forse è per questo che continuiamo a vedere Sapore di mare, perché ci ricorda la spensieratezza e l'incoscienza della gioventù, ci riporta indietro a un tempo in cui le cose sembravano più facili e i problemi erano facili da superare. Inoltre, proprio a causa dell'effetto nostalgia ci troviamo a ricordare i nostri tempi felici, i nostri ricordi estivi. La familiarità di Sapore di mare non è legata solo al conforto di conoscere già la storia e di non dover caricare dunque il nostro cervello di nuove fatiche intellettive, ma è qualcosa che regala soprattutto un viaggio nel tempo, un piacevole andare a ritroso che accomuna gli spettatori, che crea dunque un'esperienza collettiva condivisa che ci sa sentire parte del gruppo e annienta il sentimento di solitudine che attanaglia questo preciso momento storico. E la verità è che le nostre estati, dopotutto, non sono cambiate così tanto. Anche se i tempi da destinare al relax si sono senza dubbio accorciati, gli italiani sono ancora quelli che spesso cercano la carezza del mare e il profumo della salsedine, che vanno negli stabilimenti e assistono alla nascita di nuovi flirt, mentre le notti vengono rischiarate dalle fiamme dei falò di Ferragosto.

Ancora una volta, è la familiarità a rendere Sapore di mare un film che non ci stanchiamo mai di vedere: perché quella che racconta è ancora la nostra estate, quello che vediamo sul piccolo schermo ci fa sentire rappresentati e ci fa sentire meno soli.

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