Cronaca locale

Cinisello vuol disciplinare le soste in centro Sulla «lista nera» anche le auto dei disabili

Giovanni Bozzetti Vigileremo con attenzione affinché i cantieri non creino disagio alla città e soprattutto siano effettivamente utili alla circolazione

Cinisello vuol disciplinare le soste in centro Sulla «lista nera» anche le auto dei disabili

Silvia Villani

Non sono solo i tanti cantieri aperti in città a rendere difficile la vita agli automobilisti cinisellesi. La giunta comunale, guidata dal sindaco di Rifondazione Angelo Zaninello, ha dichiarato guerra alle auto dei disabili parcheggiate fuori dagli spazi gialli e a tutte le moto ferme sui marciapiedi.
Eppure, secondo i cittadini, trovare un posto dove lasciare il proprio veicolo in sosta, anche regolare, in centro città è pressoché impossibile. Così, con una sorta di tacito accordo, i motociclisti sapevano di poter posteggiare la propria due ruote sui marciapiedi, assicurandosi però di non arrecare intralcio al passaggio dei pedoni, e i disabili, erano «autorizzati» a sostare nei parcheggi a pagamento senza acquistare il gratta e sosta se gli spazi loro riservati erano occupati.
Nei giorni scorsi invece la novità. Senza venire preventivamente avvisati, i portatori di handicap si sono trovati sul parabrezza una multa per aver parcheggiato fuori posto mentre diversi centauri sono stati avvicinati dagli agenti di polizia locale. «Non potete parcheggiare lì - hanno detto i ghisa -. Dovete lasciare le vostre moto nei regolari parcheggi lungo la carreggiata». Immediate le polemiche di tanti cittadini che accusano l’amministrazione comunale di non fare nulla per incrementare il numero dei parcheggi liberi, ma di pensare solo quelli a pagamento. Polemica anche dalle fila di Forza Italia e della Lega Nord. Ciro Cesarano, consigliere azzurro e vice presidente del Consiglio comunale ha infatti chiesto spiegazioni in merito all’assessore Roberto Imberti. «Una persona portatrice di handicap - ha detto - deve poter lasciare la propria auto vicino casa. Perché costringerla a posteggiare a chilometri di distanza o obbligarla a comprare il tagliando della sosta?».


Dalla parte dei motociclisti si schiera invece Simone Boiocchi, capogruppo del Carroccio: «Come è possibile - si è chiesto - pensare che un ciclomotore vada a occupare uno stallo di sosta riservato alle auto quando già esistono pochi parcheggi? La sinistra che tanto critica l’operato della giunta di centro destra a Milano, in periferia, riesce a fare solo peggio».

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