Cinque rapinatori assaltano villa Notte di terrore per una famiglia

Dopo l’assalto di Trezzano appena un mese fa, tornano a colpire razziatori di villette isolate. L’altra sera 5 uomini armati di pistola sera ha assaltato la villa di un imprenditore a Cerro Maggiore pendendo in ostaggio l’uomo, la figlia e la domestica. I banditi hanno legato i tre e quindi razziato la casa fuggendo con preziosi per circa 50mila euro. In entrambi i casi, le vittime hanno riferito che i malviventi parlavano con un forte accento dell’est Europa.
I rapinatori di Cerro hanno colpito a volto coperto dopo aver attentamente studiato abitudini e orari dell’imprenditore. Sono entrati infatti nella villa, che si trova all’interno di una tenuta nelle campagne attorno al paese, e hanno sorpreso la domestica all’ingresso. Dopo aver immobilizzato la donna hanno atteso l’arrivo dell’imprenditore. Appena l’uomo è entrato in casa assieme alla figlia di 25 anni, gli hanno puntato contro le armi. Quindi si sono fatti consegnare gioielli e oggetti preziosi dal valore, secondo le prime stime, di circa 50mila euro. Poi hanno immobilizzato l’uomo e le due donne legandoli con dei lacci e sono fuggiti a bordo di un’auto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Legnano, chiamati dal padrone di casa, che dopo pochi minuti è riuscito a liberarsi.
Ben più brutale l’incursione dell’11 febbraio a Trezzano sul Naviglio a casa di un imprenditore che proprio quella sera aveva organizzato una cena con alcuni amici. Quattro banditi hanno attaccato «militarmente» la villa verso mezzanotte, entrando nel salone dopo aver mandato in frantumi le vetrate che danno sul giardino. Il padrone di casa ha tentato di reagire ed è stato colpito con un bastone. A questo punto hanno prima immobilizzato e poi depredato i presenti, 14 persone tra famiglia e invitati. Fuggendo infine dopo aver fatto man bassa di tutti gli oggetti di valore custoditi nella villa. Quando sono riusciti a liberarsi, le vittime hanno avvertito carabinieri, l’imprenditore è stato soccorso e trasportato in codice verde all’ospedale San Carlo.
Rapine comunque finite in maniera assai meno tragica rispetto agli assalti compiuti nei giorni scorsi in due località nei pressi di Perugia.

Il 3 febbraio a Resina durante un assalto, uno dei banditi ha violentato una donna di 54 anni. Mentre il 2 marzo a Ramazzano un uomo di 38 anni ha reagito quando i banditi hanno accennato a sequestrare la sua fidanzata ed è stato ucciso senza pietà a colpi di pistola.

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