In italiano si dice «marinare la scuola»: «bigiare» al Nord, «fare sega» al Centro, «fare filone» al Sud: lequivalente di «fare filone» - in francese - potrebbe essere faire baguette. Ed è proprio contro questo fenomeno che accomuna, più o meno, tutti gli studenti del mondo, che il ministero dellIstruzione francese ha deciso di sguinzagliare cinquemila 007 anti-assenza ingiustificata.
Limmagine dellagente segreto che scopre gli studenti fuggitivi è suggestiva, peccato quindi che il ministro dellEducazione, Xavier Darcos, li abbia burocraticamente degradati con la formale definizione di «mediatori del successo scolastico».
La loro missione sarà di sorvegliare gli alunni che non si presentano in classe e avvisare i genitori con un sms o una telefonata a casa. La task force entrerà in azione in 215 quartieri «mirati», quelli insomma più toccati dal fuggi fuggi dai banchi. Si tratterà di persone che conoscono bene i quartieri a rischio e le famiglie» e che interverranno anche per riportare gli studenti più svogliati sulla retta via e per aiutarli ad orientarsi negli studi. Uniniziativa - questa del ministro Darcos - che rientra in una più ampia operazione di monitoraggio della condizione giovanile francese. Verranno, ad esempio, tenute sotto osservazione anche alcune trasmissioni radiofoniche particolarmente seguite dai ragazzi transalpini e ritenute «suggestive» per la loro formazione.
«Non sarebbe male se, su questultimo fronte, anche il nostro Paese seguisse lesempio francese - sottolinea Vincenzo Fierro, un operatore culturale di Potenza che ha avuto il coraggio di sottoporre il problema anche al Garante delle Comunicazioni -. Ho scritto al Garante per denunciare la volgarità di certi programmi (nella lettera si fa esplicito riferimento allo Zoo di 105 in onda tutti i giorni su Radio 105) messi in onda, per di più, in una fascia oraria non protetta. Ho chiesto al Garante di porre in essere al più presto tutte le misure in suo potere affinché venga ripristinato il criterio della responsabilità sociale, a garanzia degli utenti, dei minori e della dignità della persona». Obiettivo: una strategia comune che aiuti i giovani a vivere lintrattenimento in maniera più responsabile.
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