Milano - Una operazione di intelligence internazionale nella guerra tra produttori di pneumatici, con Pirelli scatenata alla ricerca dei segreti di Michelin e Yokohama. A parlarne questa mattina nell'aula del processo Telecom è Emanuele Cipriani, l'investigatore privato fiorentino accusato di appropriazione indebita ai danni di Telecom e Pirelli. Cipriani si difende sostenendo che tutte le attività compiute dalla sua agenzia erano commissionate dai vertici delle aziende, negli interessi delle strategie imprenditoriali o a volte in quelli personali del presidente Marco Tronchetti Provera.
Per sostenere la sua tesi, oggi Cipriani racconta i due episodi della "guerra delle gomme". Dice Cipriani: "Io ho iniziato a lavorare sia per Pirelli che per Telecom prima dell'insediamento di Tavaroli in queste società come capo della Security. E per di più in relazione a pratiche di particolare delicatezza. Sono infatti di quel periodo (1997, durate alcuni anni) le operazioni Banzai e Paperino: attività di vero e proprio spionaggio industriale svolte nei confronti rispettivamente di Yokohama e Michelin (concorrenti di Pirelli). In particolare la pratica Banzai mi è stata commissionata dall'allora capo della security Ganfranco Sola e dall'ing. Caretta che se non ricordo male era responsabile della divisione ricerca e sviluppo di Pirelli. L'attività è consistita nell'avvicinare tale Emilio Colzani, operatore del settore corse e in rapporti con entrambe le società (Yokohama e Pirelli). Spacciandomi per rappresentante di impresa concorrente acquisii da lui la disponibilità a fornire in futuro segreti industriali. Non conosco che uso fecero delle mie informazioni, so soltanto che la Pirelli siostenne consapevolmente gli oneri dell'operazione e io riferii tutto a Sola per Carretta (soggetto di prima linea, quindi con riporto diretto al Presidente).
Per quanto riguarda Michelin, l'incarico mi fu dato nel 1997 da Sola e la pratica si protrasse sino al 2002 con qualche soluzione di continuo. Obiettivo era scoprire qualcosa del processo produttivo C3M che stava per essere lanciato sul mercato provocando le ansie della Pirelli perchè preceduto dalla fama di essere profondamente innovativo. In questo caso Sola riferiva a Lucio Tota (mi pare vice di Caretta, comunque anche lui di prima linea benchè Tronchetti abbia negato in aula di conoscerlo) e ricevette da me in più occasioni a Montecarlo materiale industriale altamente strategico. La pratica fu molto apprezzata dai vertici aziendali. Posso dre che nel giro di un anno dal'uscita del C3M Pirelli lanciò sul mercato il Mirs. L'interesse era tale che non si badò a spese fino a individuare l'ubicazione del reparto ricerche e sviluppo dello stabilimento Michelin di Cuneo (molto protetto) mediante ricognizione fotografica effettuata con elicottero"
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