Cultura e Spettacoli

Il circo contemporaneo si mette in vetrina

Fuori dal classico tendone artisti internazionali esplorano nuovi linguaggi del corpo

Il circo contemporaneo si mette in vetrina

È iniziata lo scorso 19 giugno, ma entra adesso nel vivo la sesta Festa del Circo Contemporaneo, in calendario a Brescia, tra il Parco dei Circhi e la Fossa Viscontea del Castello, fino all’8 luglio prossimo. Diretta da Gigi Cristoforetti e realizzata dall’Ufficio Manifestazioni del Comune (con il sostegno, tra gli altri, del Ministero dei Beni e Attività Culturali, della Regione Lombardia, della Fondazione Asm Brescia)la Festa si conferma come vetrina delle più interessanti creazioni internazionali nel campo dell’arte circense.
La manifestazione 2005 si presenta come strutturata su tre linee direttive: «vetrina», delle compagini stranieri; «cantiere» di lavoro, con le proposte dell’ultima generazione inserite nel contesto del progetto Giardino Segreto; «l’altra acrobazia».
Spazio quindi, nella «Vetrina», al Collectif Aoc, otto artisti guidati dalla coreografa Rebecca Murgi in un impianto scenico altamente tecnologico (stasera), ma anche al Cnac, la più importante scuola europea di circo contemporaneo che quest’anno porta alla Festa Kilo, esplorazione poetica dei concetti scientifici di peso e caduta (fino al 28 giugno)e alla compagnia Anomalie, che, per la regia dello svizzero Martin Zimmermann, propone Anatomie Anomalie (dal 2 all’8 luglio).
Il «cantiere» del progetto Giardino Segreto 1 e 2 vede invece coinvolti quattro gruppi: Compagnie 9.81-Eric Lecomte e Compagnie Le petit travers (dal 30 giugno al 3 luglio); Compagnie Adrien M e Compagnie Prêt à porter (dal 5 all’8 luglio). Realtà impegnate a mescolare, sulla scena, con gli strumenti e le tecniche del circo, la ricerca scientifica con quella letteraria in spettacoli che si chiamano 9.81 (Compagnie 9.81-Eric Lecomte), Le parti pris des choses (Compagnie Le petit travers), Convergence (Compagnie Adrien M), Histoire amère d’une douce frénésie (Compagnie Prêt à porter).
«L’altra acrobazia», infine, è quella di Aurélien Bory, regista trentenne che con Taoub («tessuto» in arabo; fino all’1 luglio nella Fossa Viscontea) porta in scena dodici giovani artisti di Tangeri guidati da Mohammed Hammich, appartenente a una famiglia di acrobati da sette generazioni, padre di quattro dei membri del gruppo e maestro dell’intera compagnia.
Per informazioni e prenotazioni: tel 030/2808066 - www.

festadelcirco.it

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