Citi in rosso, ma la Borsa applaude Bernanke: inchiesta su aiuti ad Aig

Le Borse mondiali provano a esorcizzare la paura per la stagione delle grandi trimestrali americane. A pochi giorni dai risultati di Jp Morgan, ieri è stata la volta di Citigroup. Il colosso del credito Usa nel quarto trimestre ha ridotto le perdite rispetto all’anno scorso: -7,58 miliardi di dollari, in linea con le attese degli analisti. Un rosso profondo, che interrompe la serie positiva precedente, ma su cui pesa la restituzione a Washington di 20 miliardi di dollari di aiuti pubblici ricevuti nell’ambito del Tarp e indispensabili per puntellare la banca nel pieno della crisi.
Negativo anche il bilancio annuale: la banca ha archiviato il 2009 con ricavi per 80,3 miliardi di dollari e una maxiperdita da 1,6 miliardi (pari a 80 cent per azione), in netto miglioramento rispetto ai 5,61 dollari per azione persi nel 2008. I conti della banca guidata da Vikram Pandit mostrano inoltre un elemento positivo che quelli di Jp Morgan (che pur ha chiuso il 2009 con 11,7 miliardi profitti) non hanno: un miglioramento nelle perdite sui crediti negli Usa, in Asia e in America latina. Abbastanza, malgrado l’80% delle perdite di crediti siano concentrate in nord America, per rincuorare Wall Street e, a cascata, le Borse europee, anche se gli analisti restano cauti. La Borsa ha premiato Citi con un rialzo del 3,5%.
«Abbiamo compiuto enormi progressi», ha sostenuto Pandit. Fra questi il rafforzamento del capitale, lo snellimento della società e la rifocalizzazione della strategia di business: «Era nostra responsabilità rimettere le cose in ordine. Entriamo nel 2010 fortemente capitalizzati, significativamente più efficienti e impegnati in una strategia che mette al centro i nostri clienti. Abbiamo gettato basi solide per il futuro». Per Pandit il 2010 si presenta però come un anno cruciale: al di là dell’ottimismo mostrato, l’amministratore delegato dovrà rilanciare Citigroup, di cui il governo americano controlla ancora il 34 per cento. Più cauto il direttore finanziario, John Gerspach che ha assicurato come la banca continuerà a «monitorare i futuri impatti dei nostri sforzi per limitare le perdite» e ha posto in evidenza come Citigroup abbia fissato la quota cash dei bonus a 100mila dollari.
Intanto, nel tentativo di smorzare le critiche del Congresso e a poche ore dal voto in Senato per la sua riconferma, il presidente della Fed Ben Bernanke invita la corte dei conti americana, il Government of Accountabily Office (Gao), a indagare sul salvataggio del colosso assicurativo Aig. E lo fa mentre la Fed di New York consegna al Congresso come precedentemente richiesto 250.000 pagine di documenti relativi ad Aig.

E ribadisce la totale estraneità del segretario al Tesoro Timothy Geithner, nel 2008 numero uno del braccio operativo della banca centrale, alla richiesta formulata ad Aig di non divulgare le informazioni sui pagamenti alle banche.

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