Citroën C5 monta il sistema antipattinamento intelligente

Arjeplog (Svezia)Dalla battaglia contro costi e consumi che l’auto sta combattendo per superare la crisi economica e l’emergenza ambientale, rischia di uscire sconfitta la sicurezza. Pesano, in termini di chili e di costi, i dispositivi sempre più complessi che ci aiutano nella guida e ci proteggono nelle collisioni. Preziose diventano, quindi, soluzioni come quella messa a punto da Citroën per la nuova C5, un sistema semplice quanto efficace che avvicina le prestazioni della media francese a quelle di vetture equipaggiate di complesse trazioni integrali. Il sistema di antipattinamento intelligente, abbondantemente pubblicizzato da Citroën in un suggestivo scenario invernale, è montato di serie su tutte le C5 equipaggiate di Esp e antislittamento Asr (tutte le versioni sul mercato italiano) senza alcun sovrapprezzo.
Funzione primaria di questo «Sai» è di evitare gli esiti ultimi dei classici Asr che, intervenendo sul motore, possono arrivare a impedire al veicolo qualsiasi avanzamento. Tre sono le fasi in cui è suddivisa l’azione del sistema: si parte dal rilevamento della richiesta del conducente in termini di accelerazione e dall'analisi del fondo stradale. Una volta acquisite le informazioni queste vengono poi elaborate e trasmesse alla centralina del controllo di motore e freni. Dallo scarto riscontrato tra la domanda del guidatore e le reali condizioni di aderenza vengono predisposte le necessarie correzioni per mettere in movimento il veicolo. Un vantaggio immediato del «Sai» rispetto ai sistemi convenzionali è dato dalla capacità di intervenire sia nella fase di spunto sia in quella di avanzamento, che è assicurato con pendenze fino al 15%, a patto, ovviamente, che la C5 sia equipaggiata di pneumatici Winter, non necessariamente quelli nordici richiesti alle latitudini vicine al Circolo Polare Artico dove il dispositivo è stato messo a punto e testato in una speciale sessione di prove per la stampa internazionale.

Difficile pensare di essere alla guida di una normale trazione anteriore mentre si viaggia a 90 orari sul solido strato di neve ghiacciata che ricopre uniformemente le strade che attraversano i paesaggi da saga scandinava che circondano Arjeplog, perché il «Sai» è costantemente attivo, ottimizzando l’opera dell’Esp che non va mai disinserito. L’integrazione con l’Asr contribuisce, inoltre, a mantenere traiettorie precise in curva anche su fondi asciutti o semplicemente bagnati.

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