Città avara? La Fracci risparmia 24mila euro l’anno

Il balletto dei numeri è finito. Carla Fracci spende 45.593 euro l’anno di affitto per abitare in via della Spiga in un’abitazione del Pio Albergo Trivulzio. Per lei «il prezzo è giusto». Ma, facendo due conti col mercato viene fuori che risparmia da 24mila a 33mila euro l’anno.
Allora, ricapitoliamo. Via della Spiga - i milanesi lo sanno bene - è la strada più chic di Milano, dove hanno sede le più prestigiose gioiellerie e maison d’alta moda. I vicini di casa della Fracci sono stilisti, finanzieri, grandi imprenditori.
Un punto di vista possibile, legittimo, per leggere la vicenda finita nel ciclone Affittopoli è quello dei difensori della Fracci: è un grande nome, una stella internazionale del balletto, e quindi un trattamento «di favore» (nostro virgolettato) da parte della città in cui è nata, ha studiato ed è diventata prima ballerina (nel 1958) le è in qualche modo dovuto. Anzi, andrebbe pubblicamente difeso.
Un punto di vista è quello della grande ballerina: «È un prezzo adeguato ai valori della zona - sostiene lei, ricordando di aver partecipato a un bando pubblico - non c’è niente di scandaloso, e poi ho eseguito importanti e costosi lavori di ristrutturazione». Partendo da questa asserita «adeguatezza» la Fracci in qualche modo ha avvalorato questa idea della Milano «avara», che non le ha dato neanche quanto le spettava. Per aggiungere: «Io vivo del mio lavoro, e per noi teatranti la vita è dura. Ho già subito uno sfratto, 16 anni fa, dalla casa in cui abitavo con mio figlio in Santo Spirito, e dove abbiamo vissuto per trent’anni con un affitto a equo canone». E ora, pensare di dover cambiare di nuovo casa, abitudini e quartiere, «è traumatico. Io in questo quartiere ho tutti i miei ricordi - dice - la mia vita è qui, ma se ora non cambia qualcosa dovrò abbandonare Milano». E sulla questione del Pio Albergo Trivulzio ha ribadito: «Io questi signori non li conosco».
Un punto di vista obiettivo, invece, per concludere, è quello del mercato immobiliare. Secondo l’«Osservatorio sulle residenze esclusive» messo a punto da Tirelli&Partners-Nomisma per il secondo semestre del 2010 il canone d’affitto di abitazioni nel Quadrilatero è il più alto in assoluto: il canone medio è calcolato in 373 euro al metro quadrato l’anno. Il massimo arriva a 419. Si presume che una casa con terrazzo in via della Spiga possa essere considerata da massimo. In questo caso (applicando il parametro dei 419 euro al mese) il conto farebbe 78.

353 euro l’anno (6.529 euro al mese). E il risparmio annuo sarebbe di circa 33mila euro. Limitandoci ad applicare il valore medio si otterrebbe come canone annuo la bella somma di 69.751, con un risparmio di oltre 24mila euro annui.

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