La città è green se si piantano gli alberi. Semplice no?

Gli alberi fanno la differenza: dove ci sono si sta più freschi, dove non ci sono si muore di afa. Semplice no?

La città è green se si piantano gli alberi. Semplice no?
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"Fai le cose semplici... Se un titolo non viene è inutile fissarsi coi giochi di parole. Dai la notizia, almeno chi legge capisce...". Così anni fa (parecchi), un collega "esperto" spiegava in Cronaca a noi, allora più giovani, come si titolavano i pezzi. E in effetti la "regolina" di far le cose semplici funziona sempre. E non solo in redazione. Prendiamo il caldo. Fa un caldo assurdo in questi giorni e sotto il sole davvero si fa fatica a resistere. Però se uno ha la fortuna di camminare o muoversi in un viale alberato la situazione non è poi così drammatica. Un po' di frescura la trova compatibilmente con il fatto che in estate di solito fa caldo e bisogna farsene una ragione. Gli alberi fanno la differenza: dove ci sono si sta più freschi, dove non ci sono si muore di afa. Semplice no? Talmente semplice che gli alberi dovrebbero essere al primo posto nei discorsi degli ambientalisti, della giunta "green", di chi predica sul cambiamento climatico, di chi si strappa le vesti quando vede circolare una "vecchia" moto, da chi è convinto che il mondo si possa salvare solo pedalando. E invece no. Gli alberi, come ha spiegato qualche giorno fa l'assessore al Verde del Comune Elena Grandi, per Milano sono "inadatti". Sono inadatti soprattutto quelli secolari, cioè quelli che fanno più ombra, e il piano pare sia quello di sostituirli con piante di fusto ridotto più facilmente gestibili per quanto riguarda manutenzione e cura. A pensar male verrebbe da dire che, per un Comune molto attento ai conti, gli alberi piccoli siano anche più convenienti ma questo è un altro discorso che fa il paio, tra l'altro, col fatto che in molti parchi ormai l'erba non viene più tagliata, ufficialmente perché si vuole preservare l'ecosistema... Ma tant'è. Tornando alle cose semplici viene da dire quindi che per una amministrazione "green" il verde, ca va sans dire, dovrebbe essere in cima ai pensieri e invece da piazza San Babila, a piazza Cordusio, alla Bovisa gli alberi sono spariti. Neanche un arbusto. Il sospetto è che Milano stia diventando un modello ambientalista di metropoli soprattutto "fiscale".

Dove con imposte, multe, aree B, C, Ztl, varchi, telecamere, divieti per Euro 0, 1, 2, ingressi contingentati, abbonamenti ed altre complicazioni si tenda a scoraggiare pratiche dannose per l'ambiente ma soprattutto a trarne guadagno. Semplice no?

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