Cronaca locale

Città invasa per saldi, il sabato a piedi non ferma il popolo dello shopping

Anche ieri il centro cittadino è stato preso d’assalto per la consueta caccia all’acquisto scontato. Affollatissime le vie commerciali ma c’è chi dice: «In molti casi lo sconto è ridotto»

Gioia Locati

Un sabato di sole e senza traffico. Ma soprattutto un sabato di saldi, ovvero la caccia all’acquisto più affollata della stagione. Le lamentele dei negozianti e le polemiche sulle aperture nei giorni festivi di poche ore prima, ieri sembravano già lontane anni luce. C’era ben altro da fare. Ad esempio «dirigere» il traffico pedonale.
Una fiumana di gente si è riversata sui marciapiedi, faceva tappa nei negozi, ci sostava per buone mezz’ore per uscirvi, in genere, con svariati pacchetti nelle grandi arterie commerciali come corso Buenos Aires o corso Vercelli. In via Torino la gente era talmente tanta da occupare le strade: rare le auto e una folla pedonale da Oh Bej Oh Bej. Pienone anche nelle strade chic del centro, via Montenapoleone è stata presa d’assalto e i pochi automobilisti costretti a fare gimkana fra i compratori. Clacson spento, nessuno, nella giornata di fermo della circolazione, ha avuto il coraggio di strombazzare.
Fra i punti vendita strapieni Decathlon di largo Cairoli: è stato praticamente saccheggiato da intere famiglie. I pantaloni imbottiti per bambino a 15 euro, i guantini, le felpe, «con 40 euro è pronto per la settimana bianca» dice soddisfatta mamma Susanna. I compratori non sono tutti uguali, c’è Vittoria che ha incontrato un’amica davanti al negozio di scarpe Musto in via Dante e le indica un paio di stivali scamosciati neri: «A ottobre li ho pagati 253 euro, ora li trovo a 190. Ma me li sono goduti, sono stati un bell’acquisto». L’amica si chiede se siano reali i prezzi di partenza, nel caso degli stivali sì, glielo conferma l’amica Vittoria. Poche compere per Sara e Dario: «Sono incinta e non è il momento di scialare» commenta lei. Dario sfoggia un sacchetto Geox, «ho preso un paio di scarpe, sconto 20 per cento, mi sarei aspettato ribassi più decisi». In effetti la partenza è graduale, la vetrina di Max & Co espone solo cartellini con -20% e -15%. Ma chi lo cerca, l’affare, lo trova. Celio, abbigliamento sportivo maschile, ha molta merce a metà prezzo, perfino giubbotti e piumini. «Sono andati a ruba i capispalla - dichiara il bodyguard all’ingresso - momento clou: nel pomeriggio».
I commessi sono i veri protagonisti dei saldi: «Sono distrutto - dice un ragazzo da Murphy & Nye mentre sistema i maglioni per l’ennesima volta negli scaffali - è da stamattina che non abbiamo tregua». Stesso ritmo da superlavoro per le signorine di «Brian e Barry», qui la gente entra, chiede, prova e le commesse poi ripiegano ogni capo con cura. «Ho fatto i miei affari - dice Gilda raggiante - un paio di jeans firmati a 69 euro e una maglietta tutta colorata di Custo a 49». Le vetrine di biancheria intima richiamano le clienti con vistosi cartelli: sconti del 50 per cento si legge da «Etam lingerie» in via Dante. Nel negozio non si può entrare senza sentirsi i piedi calpestati, fuori un esercito di mariti con passeggini.

Confessa un papà: «Io e mia moglie facciamo i turni per lo shopping, come per le pappe».

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