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Città malata di sesso, gruppi di aiuto per combattere la dipendenza erotica

Non bisogna essere Kate Moss per correre a farsi disintossicare dalla «dipendenza da sesso». Insomma: sfatiamo definitivamente il mito che la sex and love addiction colpisca solo belli e maledetti del mondo della moda e dello spettacolo o, in generale, celebrity. In Italia, infatti, secondo Mario Croce, psicologo psicoterapeuta e cronologico esperto di nuove dipendenze, sarebbero propri i sessuomani, cioè coloro che non riescono a dominare la propria sessualità, i nuovi pazienti che finiscono sul lettino dello psicologo. Lo ha dichiarato lo stesso specialista ieri a margine del convegno di apertura delle «Settimane del benessere psicologico», in programma in Lombardia fino al 31 ottobre.
«A Milano il problema delle dipendenze sessuali è così sentito che è nato persino un gruppo di auto-aiuto - specifica lo studioso -. C’è chi ha fame di sesso, chi vive solo storie di amore e violenza, e ancora porno-dipendenti alla continua ricerca di siti web erotici e addirittura ninfomani incapaci di controllare gli istinti».
«Si tratta di una decina di persone, naturalmente un gruppo blindatissimo - prosegue Croce parlando del nucleo milanese -, perché chi vi fa parte non solo si vergogna moltissimo del proprio disturbo e di essersi cacciato, proprio per questo, in situazioni molto problematiche, ma deve anche proteggersi dai malintenzionati. Sono una decina di persone che si riuniscono regolarmente e fanno gioco di squadra per combattere le loro manie. Sono pazienti fragili, è normale: non riusciamo ad accettare di essere dipendenti dalle sigarette, figuriamoci dal sesso!».


«E, sull’esempio di Milano, esperienze simili stanno cominciando a nascere in tutta Italia - assicura lo specialista -: ci siamo accorti che il fenomeno è in aumento e riguarda dall’1 al 3 per cento della popolazione».

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