Rami caduti sulla rete tranviaria, strade e macchine. Marciapiedi pieni di neve. La mattina dopo la nevicata si contano i danni e le polemiche. Il primo bollettino è quello di una Caporetto. «Cè lintera rete tranviaria bloccata e strade interrotte in tutta la città a causa della caduta degli alberi», ammette il vicesindaco Riccardo De Corato. Che subito punta il dito. «Gli alberi sono quelli che la scorsa estate abbiamo segnalato come morti e che il centrosinistra e i comitati ci hanno impedito di tagliare. I milanesi sappiano chi ringraziare». «Dichiarazioni irresponsabili», replicano immediatamente i Verdi. «Sfido De Corato - attacca Maurizio Baruffi - a venire in aula con due elenchi in mano: quello delle 105 piante che il Comune considerava ad alto rischio di schianto improvviso e dunque da abbattere il 22 luglio 2005 e quello delle località in cui si sono verificati danni. Vediamo quanta attinenza cè fra i due elenchi». Per Baruffi «De Corato farebbe bene a spiegare se le potature siano state eseguite nei tempi e nei modi dovuti e se il Comune non abbia per caso scelto di abbattere prima le piante che dovevano sparire per fare spazio ai parcheggi al posto di quelle malate».
Domande a cui dovrà cominciare a rispondere la commissione Parchi e giardini già convocata per venerdì. «Gli alberi con rami caduti o addirittura abbattuti sono almeno 1.700 - spiega il presidente Fabrizio De Pasquale -. Tantissimi. Sicuramente perché a differenza del solito erano ancora carichi di foglie, ma questo non basta. Ora bisogna capire se le potature questanno sono state fatte e se sono state fatte bene. Non vorrei ci fosse uninadempienza del consorzio che gestisce il global service del verde».
Duro anche lattacco del vice presidente del consiglio regionale. «Lemergenza neve era stata segnalata dal meteo e ha comunque creato disagi - laccusa del Ds Marco Cipriano -. Lacquazzone ha appesantito la neve e questo ha fatto spezzare molti alberi, un fenomeno che poteva essere previsto e annullato con una potatura. È chiaro che non si possono potare tutti i boschi, ma almeno gli alberi vicino alle linee ferroviarie e tranviarie o vicino ai cavi dellalta tensione».
Secondo capitolo quello dei marciapiedi. De Corato, già in mattinata, snocciola i dati del piano neve. «È scattato - assicura - alluna di notte. In campo 350 automezzi spargisale e 700 uomini dellAmsa che entro le prime ore del mattino hanno salato e limato tutte le strade principali». E poi invita i portieri degli stabili a spazzare davanti ai portoni come prevede lordinanza emessa nel 1994 dallallora sindaco Marco Formentini. «Il Comune - sbotta - non può da solo pulire i 4mila chilometri di marciapiedi della città». Apriti cielo. «Lordinanza del Comune è illegittima», tuona il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.