da Napoli
«È un po' complicato replicare a queste cifre, vorrei avere i dati qui, davanti a me. Ritengo, comunque, che le cifre non tengono conto delle problematiche complessive. Le due città hanno delle differenze anche storiche tra di loro. Milano investe di più in sicurezza però le entrate sono inferiori rispetto a Napoli ma è un comune sicuramente più ricco». Nicola Oddati, assessore comunale (Ds) alla Cultura e allo sviluppo, contesta le cifre emerse dalla ricerca Bocconi.
L'esponente diessino della giunta Iervolino, aggiunge che «non bisogna dimenticare che il nostro Comune, per uscire da dissesto finanziario, ha combattuto una quindicina di anni. Un periodo molto lungo, dal quale è uscito solo lo scorso sanno. Sappiamo bene che dovremmo investire di più in sicurezza e non solo in quello ma non è facile. Però, abbiamo già iniziato la risalita».
Sulla stessa lunghezza d'onda di Oddati è lassessore ai Servizi interni, Donatella Rizzo (Udeur). «Bisogna tenere presente che Napoli da un anno è uscita dal dissesto. Stiamo ancora pagando le conseguenze di questa grave situazione. Abbiamo tante emergenze da colmare. Milano deve solo organizzarsi sull'ordinario, Napoli, purtroppo no».
Decisamente critico è il consigliere comunale di Alleanza nazionale, Andrea Santoro. «Questo squilibrio, in particolare fra Milano e Napoli, è figlio degli sprechi che caratterizzano l'amministrazione comunale partenopea.
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