Francesco Canepa
«Una grande Università fa grande il territorio in cui è inserita». Con queste parole di Sergio Poli, preside della Facoltà di Lingue, il Senato dellUniversità di Genova si rivolge ai contribuenti liguri, invitandoli a devolvere allAteneo il cinque per mille della loro Irpef del 2006.
Lappello si inserisce nel quadro dellultima manovra finanziaria, che concede al contribuente la facoltà di sostenere, con una quota pari al cinque per mille della propria imposta sulle persone fisiche, una società o un ente a scelta nellarea del no profit, delluniversità, della ricerca sanitaria o delle iniziative sociali e comunali.
«Sostenere luniversità vuol dire investire sul futuro dei propri figli e sullo sviluppo del territorio - argomenta il rettore Gaetano Bignardi -, in un momento in cui i fondi per la ricerca sono stati ridotti e siamo obbligati a trovare fondi da enti e da privati». Ed è proprio nel settore della ricerca che punta lAteneo: «Ci siamo attestati sui più alti livelli di competitività a livello europeo - sostiene Jenny Racah, che dirige lufficio per la ricerca e le relazioni internazionali -. Lo dimostra il fatto che svariati enti privati italiani e stranieri ci abbiano concesso fondi». Con laiuto dei contribuenti lateneo vuole fermare la «fuga dei cervelli» liguri in cerca di una retribuzione più dignitosa allestero. «Non dobbiamo precludere ai nostri ricercatori la possibilità di allargare le proprie conoscenze con un periodo di lavoro allestero, ma dobbiamo anche far sì che ritornino - osserva Paola Massa, preside della facoltà di Economia -, e contribuire a risolvere il problema del precariato tra i ricercatori».
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