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730 senza sostituto, i rimborsi partono a dicembre. Ecco come velocizzarli

I pagamenti non passano da stipendio o pensione: l’erogazione arriva direttamente dall’amministrazione fiscale sul conto indicato o, in alternativa, tramite titolo cartaceo

730 senza sostituto, i rimborsi partono a dicembre. Ecco come velocizzarli
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Dicembre segna l’avvio dei rimborsi del 730 senza sostituto d’imposta. In assenza di datore di lavoro o ente pensionistico incaricati del conguaglio, è l’amministrazione fiscale a prendere in carico i pagamenti. E per una parte dei contribuenti questo è il mese in cui il credito comincia finalmente a trasformarsi in rimborso. Ecco tutto ciò che c'è da sapere.

L'erogazione del rimborso

Il rimborso in questione non arriva in busta paga né sull’assegno previdenziale. L’erogazione viene gestita direttamente dall’amministrazione fiscale e può seguire due strade: l’accredito sul conto corrente già comunicato dal cittadino oppure l’invio tramite titolo di pagamento cartaceo recapitato dal servizio postale. Quest’ultima opzione, però, tende a essere più lenta e può tradursi in tempi d’attesa maggiori.

Come capire a che punto è la pratica

Per capire a che punto sia la propria pratica, è possibile controllare lo stato online accedendo all’area riservata del portale istituzionale. Quando compare l’avviso che segnala la lavorazione in corso, significa che la procedura è in fase avanzata e che la disposizione di pagamento è prossima. In queste circostanze, i primi accrediti elettronici possono partire già verso la fine dell’anno. Chi vuole monitorare l’iter con continuità dovrebbe consultare periodicamente la sezione personale dedicata alle dichiarazioni fiscali: qui si possono vedere le informazioni sui conguagli e seguire in tempo reale l’avanzamento della lavorazione. Per chi preferisce evitare i canali digitali restano disponibili il supporto telefonico e la possibilità di fissare un appuntamento presso una sede locale.

Calendario e tempistiche

È bene però mettere in conto che i tempi sono spesso più lunghi rispetto ai rimborsi gestiti con un sostituto d’imposta. Mentre gli accrediti estivi riguardano soprattutto chi ha indicato un soggetto incaricato del conguaglio, per chi ha scelto la modalità senza sostituto l’istruttoria passa interamente dall’amministrazione e richiede più passaggi. Non esiste un calendario identico per tutti: dicembre è spesso l’avvio delle erogazioni dirette, ma l’operazione può prolungarsi anche per mesi, arrivando in alcuni casi fino all’inizio della primavera 2026. A pesare sulle tempistiche sono pure i controlli preliminari: chi supera rapidamente le verifiche vede attivarsi prima il pagamento, mentre le posizioni con crediti più consistenti subiscono controlli aggiuntivi. Oltre la soglia dei 4.000 euro, l’iter tende infatti a diventare più complesso e le attese possono allungarsi.

Come velocizzare il rimborso

Un elemento decisivo per velocizzare il rimborso è la presenza delle coordinate bancarie. Inserire l’IBAN, soprattutto quando si trasmette la dichiarazione senza intermediari, può ridurre sensibilmente i tempi necessari all’accredito. L’indicazione del conto può essere effettuata online attraverso lo strumento dedicato sul sito istituzionale o tramite l’area riservata degli utenti già registrati. In alternativa, la comunicazione delle coordinate può essere inviata via posta elettronica certificata, inoltrando alla struttura provinciale competente il modulo compilato e firmato digitalmente.

Resta anche la possibilità di consegnare la documentazione in formato cartaceo allo sportello, con un documento di identità valido. La pratica può essere presentata pure da un delegato, purché siano compilate le autorizzazioni previste e allegati i documenti di entrambe le parti.

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