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Assegno unico, rischio stangata per 7 milioni: ecco come evitarla

Assegno unico universale per i figli, i dati dell'Isee dovranno essere comunicati all'Inps tramite Dsu entro e non oltre il prossimo 28 febbraio

Assegno unico, rischio stangata per 7 milioni: ecco come evitarla

Assegno unico a rischio tagli per almeno 7 milioni di percettori. Coloro i quali, infatti, beneficiano di una somma superiore alla quota minima (50 euro a figlio) hanno l'obbligo di aggiornare il proprio Isee per mezzo della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) entro e non oltre il prossimo 28 febbraio.

Se ciò non avvenisse con tempi e modalità previste dal regolamento, anche chi avesse diritto a cifre superiori rispetto all'importo base, prenderebbe la quota minima, vale a dire quella già prevista per chi ha Isee superiore ai 40mila euro. Resta la possibilità, per coloro i quali comunicheranno suddetti dati entro il 30 giugno di ottenere gli importi arretrati dal mese di marzo, ricalcolati sulla base dei parametri Isee. Oltre tale data non si avrà più diritto alle somme non corrisposte.

Chi rischia

A rischiare di subire il colpo più duro sono almeno 4 milioni di beneficiari, vale a dire i cittadini con Isee inferiore a 15mila euro: costoro, che senza calcolare alcun genere di maggiorazione, ricevono 175 euro mensili, vedrebbero diminuire l'assegno di almeno 125 euro ogni 30 giorni.

Nell'ultima Finanziaria, il governo ha stabilito degli aumenti destinati alle famiglie numerose: è stata incrementata del 50%, ad esempio, la maggiorazione mensile per nuclei in cui vivono almeno 4 figli (da 100 euro fino a 150) ed è cresciuto del 50% anche l'assegno previsto per i nuclei con tre o più figli a carico (nell'età compresa tra 1 e 3 anni), ma solo per Isee inferiori ai 40mila euro.

Come spiegato dall'Inps in una circolare, da marzo non sarà più necessario per chi già incassa l'assegno presentare una domanda ex novo. L'erogazione avverrà in modo automatico ma, in mancanza di aggiornamento dei dati Isee tramite Dsu, ciò avverrà"con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa", ovvero 50 euro per figlio.

Le cifre

Sempre Inps ha divulgato il dato secondo il quale nel periodo marzo-novembre 2022 sarebbero stati erogati con l'assegno unico 11,6 miliardi di euro per 9,5 milioni di figli, a beneficio di una platea di 5,6 milioni di famiglie: l'importo medio mensile è risultato di 233 euro per nucleo (146 euro per figlio). Il 47% degli assegni totali è arrivato a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro, il 23% a famiglie che non hanno presentato Isee.

Come detto la cifra minima, prevista per Isee superiori a 40mila euro o per chi non presenta Isee, è di 50 euro per figlio senza maggiorazioni, mentre la massima è di 175 euro (per Isee inferiori a 15mila euro), che con le maggiorazioni può toccare i 195 euro.

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