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Assicurazione sulla vita ma non solo: come scegliere la polizza più vantaggiosa

Esistono diverse tipologie di copertura "Vita". Ecco come sceglierla

Assicurazione sulla vita ma non solo: come scegliere la polizza più vantaggiosa

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Assicurazione sulla vita ma non solo: come scegliere la polizza più vantaggiosa

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In Italia continua il fenomeno della sotto-assicurazione, ma qualche segnale controtendenza incomincia a mostrarsi. Anche nei numeri del Report annuale fornito in questi giorni da Ania (l’Associazione delle compagnie di assicurazione in Italia) si mostra una nuova attenzione alla protezione assicurativa. In totale la raccolta premi è stata di circa 145 miliardi di euro.

In particolare, nella raccolta premi dei rami Danni e in quella dei prodotti tradizionali Vita, le performance di crescita sono state rilevanti, rispettivamente +7,7% e +9,2%. Se nel caso Danni prevale la necessità di proteggersi (da diverse tipologie di rischio), nel caso Vita prevale la scelta del risparmio finanziario, più o meno “stressato”.

Le diverse polizze vita

Esistono diverse tipologie di copertura "Vita":

  • Assicurazione Temporanea Caso Morte (TCM): copertura per il prematuro decesso dell’assicurato. La durata della polizza è definita dal contraente, spesso in base agli impegni familiari, come il periodo di studio dei figli. Se l’assicurato è in vita alla scadenza, il contratto si risolve senza restituzione dei premi.
  • Polizze vita miste: combinano coperture per il decesso e la sopravvivenza dell’assicurato. Garantisce un capitale in caso di morte o alla scadenza prestabilita, inclusi eventi come inabilità al lavoro o invalidità.
  • Polizze finanziarie: queste polizze mirano all’investimento piuttosto che alla tutela dai rischi. La gestione separata gestisce i premi investendoli in obbligazioni o altri strumenti finanziari. La restituzione del capitale è garantita al netto dei costi alla scadenza o in caso di riscatto.

Ramo I e ramo III

L’assicurazione vita ramo I è la più tradizionale. Chi stipula la polizza versa un capitale unico o delle somme periodiche (i premi), l’assicuratore li mette insieme ai premi versati dagli altri clienti, e investe questo capitale. Questo “tesoretto” che la compagnia gestisce per conto dei clienti, tenendolo distinto dai mezzi propri, si chiama gestione separata. i premi relativi ai contratti Vita tradizionali di ramo I – Vita umana sono aumentati del 9,2% (con un volume di oltre 66 miliardi). In uno scenario economico/finanziario caratterizzato da una sostenuta inflazione e da alti tassi di interesse, ma anche da elevata incertezza, è risultata molto appetibile la possibilità di investire in forme di risparmio che garantiscano almeno il mantenimento del capitale investito (spesso abbinato a rendimenti minimi).

Le polizze di ramo III, che comprendono le index linked e unit linked, sono invece polizze “finanziarie”, orientate agli investimenti, e possono per questo comportare dei rischi. Rispetto al ramo I, queste polizze possono – ma non devono – garantire la restituzione del capitale. Proprio per questo, anche gli investimenti sottostanti sono diversi: non più in prevalenza titoli di Stato, ma anche investimenti più “aggressivi”. I premi di ramo III (Polizze Linked) sono diminuiti nel 2023 del 32% (per un ammontare che è sceso sotto i 20 miliardi), come conseguenza di una generalizzata volatilità dei mercati azionari e obbligazionari che ha allontanato – in un momento di forte incertezza dei mercati finanziari – i risparmiatori da questa tipologia di investimento.

Le polizze Vita rimangono una delle forme più importanti di impiego per il risparmio gestito e pesano per circa il 14% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane.

Boom ramo danni

In crescita anche il ramo Danni. Questo risultato positivo è stato determinato da:

  • un aumento dei premi del ramo R.C. Auto (+4,3%);
  • una crescita significativa dei premi negli altri rami Danni (+7,7%).

Per quanto riguarda gli altri rami Danni, si conferma un trend in forte espansione che testimonia la crescente propensione degli italiani a proteggersi in modo più adeguato contro i rischi della persona, dei beni e del patrimonio. L’aumento complessivo di questo comparto è stato del 7,7% e sono risultati in crescita i premi di tutti i rami; quelli che hanno registrato una variazione positiva uguale o superiore alla media sono stati i seguenti: Incendio (+7,6%), i rami Credito e Cauzione (+10,8%), Malattia (+10,9%) e il ramo Corpi veicoli terrestri del 12,1%. Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media ma comunque positivi i rami: Infortuni (+2,4%), Perdite pecuniarie (+3,5%), Assistenza (+5,2%), Tutela legale (+5,4%), il settore Trasporti (+6,0%) e R.C. Generale (+7,1%).

L’incidenza della raccolta Danni totale sul Prodotto Interno Lordo è risultata in lieve aumento ed è stata pari all’1,9% nel 2023 (era 1,8% nel 2022).

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